“ Le ragazze possono anche fare cose straordinarie” con queste parole Zara Rutherford ha commentato sul suo sito il giro del mondo in solitaria che ha appena concluso. La 19enne belga è atterrata ieri all’aeroporto internazionale di Courtrai-Wevelgem (Belgio) dopo 155 giorni di viaggio. Zara partita dalla Fiandre occidentali verso ovest ha sorvolato cinque continenti , il suo rientro previsto per lunedì è slittato di qualche giorno a causa della nebbia.
Zara, appartenente ad una famiglia di appassionati di aviazione, commenta sui social: “”Il mio obiettivo è incoraggiare le ragazze e le giovani donne a perseguire i propri sogni e promuovere per loro carriere legate all‘aviazione e alle materie ‘stem’ (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica). Solo il 5% dei piloti commerciali e il 15% degli informatici sono donne. In entrambe le aree, aviazione e materie ‘stem’, il divario di genere è enorme”.
Zara, che sta per iniziare studi universitari in informatica e ingegneria, è la più giovane pilota donna a fare il giro del mondo in solitaria. Ha compiuto la sua impresa a bordo di un aereo Shark Ultralight, l’aereo ultraleggero più veloce del mondo con un’ andatura di crociera di 300 chilometri all’ora.
Nell’aereo biposto è stato rimosso appositamente un sedile in modo da poter installare un ulteriore serbatoio.
Il viaggio inizialmente doveva durare due mesi in meno ma si sono verificati problemi tecnici e altri legati al Covid. In Alaska Zara è rimasta bloccata per tre settimane a causa di imprevisti burocratici dovuti al visto di ingresso in Russia e per il maltempo al punto che sua madre ha confessato ai media: “ Era pronta a rimanere in Alaska fino a Primavera, se necessario. Voleva assolutamente finire il giro del mondo.” Zara con il suo aereo ha volato per 51 mila km sopra 52 Paesi.