Già nelle prossime settimane di giugno, infatti, un vasto campo di alta pressione di origine subtropicale riuscirà ad imporsi in maniera sempre più significativa sul bacino del Mediterraneo: se ciò dovesse essere confermato ci aspettiamo una maggiore stabilità atmosferica da Nord a Sud e, soprattutto, valori termici in deciso aumento.
In poche parole, l’estate inizierà a fare sul serio.
A confermare questa tendenza ci sono le ultime carte stagionali del Centro Europeo che per il prossimo mese di luglio vedono anomalie di temperature fino a +1/1,5°C rispetto alle medie climatiche di riferimento (1993-2016). La causa principale di queste anomalie sarà proprio il famigerato anticiclone africano che dal Deserto del Sahara invia masse d’aria bollenti con alti tassi di umidità. Questo potrebbe tradursi verosimilmente in ondate di caldo in arrivo dall’Africa, assenti o quasi fino a queste settimane, con punte massime pronte a schizzare ben oltre i 35°C in Valpadana, zone interne delle due Isole Maggiori e su parte del Centro Sud. Il surplus di calore e la crescente umidità nei bassi strati potrebbero fornire il carburante necessario per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche ogni qual volta degli spifferi di aria più fresca ed instabile riusciranno a far breccia nell’anticiclone. Maggiormente a rischio in questi casi saranno le regioni del Nord,più soggette ai violenti temporali a causa dei contrasti termici.
A dispetto da quanto preventivato dallo scorso aggiornamento, la succosa novità che emerge dall’ultima proiezione riguarda in particolare il mese di agosto, tradizionalmente il clou delle vacanze italiane: ebbene, pare che dovremo fare i conti con temperature ben oltre la media di circa +1°C: di conseguenza, è lecito aspettarsi un mese piuttosto caldo, soprattutto al Centro-Nord. Discorso leggermente diverso per il Sud e per le due Isole maggiori, dove le anomalie risulterebbero più contenute (+0,5°C rispetto alla media di riferimento).
Pur sussistendo un certo margine di aleatorietà, quanto detto è tutto vero; non si tratta di previsioni campate per aria, ma di uno dei principali scenari proposti dall’autorevolissimo Centro Europeo.