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L’ETA’ DELL’ANSIA

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                                                  L’Angolo della Psicologa con la nostra dott.ssa Marisa Nicolini, uscita n.27

Dalla metà del ‘900 in poi, al maggior benessere economico e sociale non ha fatto riscontro il benessere psicologico dell’individuo, tanto che questi ultimi decenni sono stati chiamati l’”Età dell’Ansia”

“Ma può essere l’ansia la causa di tutto questo?” è la domanda che sempre più spesso ci viene posta da chi, soffrendo di disturbi legati all’ansietà, è colpito anche da sintomi fisici che stenta a collegare a cause psicologiche, anche quando gli accertamenti medici negano un fondamento organico.

I principali Disturbi d’Ansia(Disturbo da Attacchi di Panico con o senza Agorafobia, Fobia Semplice e Fobia Sociale, Disturbo Ossessivo – Compulsivo, Disturbo Post Traumatico da Stress e Disturbo Acuto da Stress, Disturbo d’Ansia Generalizzato) non coinvolgono solamente gli aspetti mentali, ma anche il funzionamento del corpo e portano al conseguente sviluppo di disturbi somatici che fanno parte del quadro ansioso anche quando appaiono intensi e persistenti (somatizzazioni).

Specialmente in questi casi chi ne soffre fa fatica a credere che tali disturbi possano realmente dipendere dalla propria psiche e non da qualche patologia organica, e può reagire in diverse maniere. Alcuni concentrano l’attenzione sui sintomi fisici dell’ansia tanto che le ruminazioni ipocondriache divengono il “focus” del disturbo, altri continuano ad essere colpiti da sintomi sia corporei sia psichici senza che i disturbi fisici siano l’ostacolo maggiore al recupero del ( benessere, rappresentando tuttavia un importante elemento di disturbo alla serenità del soggetto, mentre in altri casi ancora il Disturbo d’Ansia si esprime da subito o in un secondo momento unicamente sul piano somatico, ad es. con attacchi di panico che coinvolgono contemporaneamente diversi distretti corporei.

In molte di queste situazioni il sintomo somatico provocato dall’ansia non è riconosciuto subito come tale e si osserva il ricorso frequente (e spesso eccessivo) a farmaci palliativi e/o a una ricerca spasmodica di immaginarie cause organiche, che si concretizza in lunghe trafile di visite ed esami medici anche ripetuti più volte nel tempo.

E’ indubbiamente necessaria una valutazione medica dei singoli casi per evitare di scambiare per sintomo d’ansia un disturbo corporeo di altro tipo, ma anche quando il responso medico è negativo, e indica che la causa del disturbo è psicologica, alcune persone si sottopongono ugualmente ad ulteriori accertamenti che portano a perdere tempo prezioso e allontanano il momento in cui inizieranno il trattamento psicologico dell’ansia.

Il malessere fisico dell’ansioso

Vediamo quali sono i sintomi somatici dei Disturbi d’Ansia, presenti con intensità e frequenza variabile da caso a caso:

  1. Sintomi cardiovascolari: tachicardia, palpitazioni, extrasistolia, aritmia, dolore o fastidio al petto, ipertensione o cali di pressione, svenimento

  2. Sintomi respiratori: dispnea, sensazione di soffocamento, sensazione di nodo alla gola, asma (peggiora se già presente)

  3. Sintomi gastrointestinali: nausea, gastrite, reflusso gastroesofageo, diarrea, sindrome del colon irritabile

  4. Sintomi neuromuscolari: sensazione di sbandamento (gambe traballanti), tremore, rigidità, parestesie (sensazione di torpore e formicolio), contratture, tensione muscolare, debolezza e affaticabilità

  5. Sintomi neurologici: vertigini, sensazione di “testa vuota” o leggera, sensazione di sbandamento, tremore,) e vampate di calore

  6. Sintomi dermatologici: orticaria, rossore o pallore del volto, iperidrosi (eccessiva sudorazione)

  7. Sintomi urinari: impulso improvviso ad urinare, aumento della frequenza della minzione (pollachiuria).

Per completezza ricordo che i sintomi psichici dell’ansia comprendono: sensazione di minaccia e pericolo, pensieri ossessivi, irrequietezza, irritabilità, iperattività, disturbi dell’attenzione e della concentrazione, insonnia con difficoltà ad addormentarsi e/o a mantenere il sonno senza svegliarsi.

Questo elenco non è esaustivo perché in realtà la manifestazione corporea dell’ansia è multiforme e varia da individuo a individuo e uno stato d’ansia costante espone al rischio di insorgenza o peggioramento di molte patologie psicosomatiche (come l’asma e l’ulcera duodenale).

Alcuni sintomi fra quelli sopra elencati sono tipici dell’Attacco di Panico (es: tachicardia, dispnea, capogiri, iperidrosi, nausea), mentre altri possono essere presenti per lungo tempo anche nei momenti in cui la persona non si sente “agitata” (fase acuta).

Quando l’ansia è una condizione costante e pervasiva, l’organismo vive uno stress intenso che provoca modificazioni alla sua fisiologia, ad es. con l’aumento dell’attività del sistema nervoso autonomo (simpatico) e della secrezione di ormoni come il cortisolo e l’adrenalina che influiscono fra l’altro sul battito cardiaco (frequenza e gittata), sulla pressione sanguigna e sul funzionamento del sistema immunitario.

Come detto sopra, questi sintomi compaiono in differenti combinazioni nei singoli casi, ma ciò che accomuna i sintomi somatici dell’ansia è spesso la loro persistenza e anche intensità, che motiva la persona che ne soffre a dubitare che si possa trattare “solo” di ansia. A volte, infatti, si sottovaluta l’importanza e anche la drammaticità dei disturbi psicologici più comuni, e si tende di conseguenza a pensare che non possano arrecare danni o fastidi trattabili con l’approccio psicologico.

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Che fare quando le analisi mediche sono negative?

Il consiglio alle persone che si chiedono “Può la sola ansia farmi stare così male?” non può che essere questo: fidatevi del vostro medico e degli eventuali accertamenti effettuati.

Evitate un utilizzo improprio ed eccessivo di farmaci che attenuano solamente i sintomi e soprattutto di psicofarmaci ansiolitici che non vi siano stati prescritti da un medico, e in questo caso rispettate le sue indicazioni per evitare fenomeni di dipendenza e di tolleranza.

Se il responso medico non indica alcuna patologia organica quale causa dei vostri sintomi non lasciate passare troppo tempo, perché rischiereste di veder cronicizzare e peggiorare i vostri disturbi: affidatevi ad uno psicologo per chiedere una valutazione della vostra situazione e parlate con lui di quale tipo di trattamento può essere indicato nel vostro singolo caso.

L’ansia si può combattere e vincere, ma ciò è possibile solo se si sa (e si vuole) riconoscerla e se non si lascia che trascorra troppo tempo prima di cercare una efficace soluzione al problema.

Se vuoi verificare il tuo livello di ansia, puoi effettuare il Test di Zung al seguente link http://www.nienteansia.it/test/test-ansia-di-zung.html

E comunque, chiunque tu sia: credi un po’ di più in te stesso e nelle tue possibilità!

Dott.ssa Marisa Nicolini

La Dott.ssa Marisa Nicolini è psicologa e psicoterapeuta, abilitata all’insegnamento della Psicologia Sociale e Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale di Viterbo.

Collabora, tra l’altro, con la Casa di Cura “Villa Rosa” di Viterbo e con la “Clinica Parioli” di Roma e riceve presso lo Studio di Psicologia Clinica e Giuridica in Via A. Polidori, 5 – Viterbo, cell. 3288727581, e-mail m_nicolini@virgilio.it

Collabora con le Associazioni AIAF (Avvocati di Famiglia e Minori), Donne per la Sicurezza onlus ed è membro del Comitato Scientifico del Centro studi Criminologi, Giuridici e Sociologici di Viterbo.

Potete conoscere meglio le sue attività al seguente link:

www.marisanicolinipsicologaviterbo.freshcreator.com

Inoltre potete seguire le sue attività consultando la pagina Facebook http://www.facebook.com/pages/Studio-di-Psicologia-Clinica-e-Giuridica-Drssa-Marisa-Nicolini/177076385739068?ref=ts&fref=ts

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