Una manciata di nuove produzioni, ma soprattutto tante riprese di repertorio per la stagione operistica 2023/24 della Royal Opera House, l’ultima sotto la direzione musicale di Antonio Pappano. Dopo 23 anni alla direzione musicale del Covent Garden, Pappano passerà infatti alla guida della LSO, di casa al Barbican Centre di Londra. Il cartellone della nuova stagione della ROH prevede una lunga lista di grandi nomi internazionali; assenti invece per il secondo anno consecutivo i coniugi Netrebko. Ampio spazio anche ai direttori italiani (Sagripanti, Quatrini, Pidò, Balsadonna, Battistoni), mentre meno folta degli scorsi anni è la rappresentanza del nostro paese sul versante canoro. La regia italiana è rappresentata invece da Damiano Michieletto, presente con due spettacoli. La programmazione si conferma piuttosto convenzionale, anche se più eterogenea delle scorse due stagioni e meno sbilanciata attorno a Verdi e Puccini. Un piccolo spazio viene riservato anche a Wagner e a Strauss, al barocco e ai titoli belcantistici più mainstream, così come a titoli contemporanei o meno popolari, quest’ultimi ospitati però non sul palco principale, bensì nella sala attigua del Linbury Theatre.
La stagione si aprirà l’11 settembre con una nuova produzione di Das Rheingold di Richard Wagner diretta da Antonio Pappano e con la regia di Barrie Kosky; Wotan sarà Christopher Maltman. Molto atteso anche il nuovo allestimento di Elektra firmato da Christophe Loy; alla guida dell’orchestra della ROH troveremo sempre il maestro Pappano mentre nel cast spiccano i nomi di Nina Stemme nel ruolo del titolo e Karita Mattila come Klytämnestra. Per il direttore italo-inglese verrà anche organizzato un concerto di addio a maggio 2024 (il programma è ancora da ufficializzare). Nello stesso mese il maestro sarà poi impegnato a dirigere la ripresa di Andrea Chénier nell’allestimento di David Mc Vicar con un cast stellare che comprende Jonas Kaufmann, Sondra Radvanovsky e Carlos Álvarez.
Molto attesa una nuova produzione di Carmen a firma di Damiano Michieletto, in co-produzione con il Teatro Real e il Teatro alla Scala. Aigul Akhmetshina e Vasilisa Berzhanskaya si alternano nel ruolo del titolo rispettivamente a fianco di Piotr Beczala e Brandon Jovanovich. Antonello Manacorda ed Emmanuel Villaume dirigeranno dal podio.
Dopo Theodora, Agrippina, Ariodante e Alcina, continua il progetto di esplorazione delle opere e degli oratori di Händel: per la stagione 2023/24 è la volta di Jephtha, presentata per la prima volta proprio al Covent Garden nel 1752. L’oratorio del Caro Sassone verrà rappresentato in forma scenica in una nuova produzione firmata dal direttore della Royal Opera Oliver Mears e sotto la bacchetta dello specialista di Händel Laurence Cummings. Il tenore inglese Allan Clayton interpreta il ruolo principale, affiancato da un cast in gran parte britannico, tra cui Jennifer France, Alice Coote e Brindley Sherratt. Unico altro titolo del barocco sarà L’Olimpiade di Antonio Vivaldi che andrà in scena con una nuova produzione diretta da Daisy Evans alla guida della Irish Baroque Orchestra negli spazi del Linbury Theatre. Nella stessa sede ad aprile 2024 andrà in scena Larmes De Couteau di Martinu, mentre a settembre 2023 arriva dal Festival di Aix en Provence Picture a day like this di George Benjamin e Martin Crimp, un lavoro contemporaneo che riceve la sua prima inglese.
La stagione 2023/24 presenta anche una serie di revival. Oltre al già citato Chénier, verrà ripresa nel mese di settembre la produzione firmata da Christof Loy de La forza del destino con Mark Elder alla direzione e Sondra Radvanovsky come Leonora. A cavallo tra settembre e ottobre andranno poi in scena L’Elisir d’amore di Donizetti nell’allestimento di Laurent Pelly: la bacchetta di Sesto Quatrini dirige un cast che annovera Nadine Sierra, Bryn Terfel e Liparit Avetisyan. Tra ottobre e novembre va in scena l’allestimento di Rigoletto che aveva debuttato nella stagione 2021-2022 per la regia di Oliver Mears, sovrintendente della ROH: nel primo cast Stefan Pop, Pretty Yende e Gianluca Buratto saranno diretti da Julia Jones, mentre nel secondo cast Renato Balsadonna dirige tra gli altri Saimir Pirgu, Simon Keenlyside e Erin Morley. Da fine novembre a metà dicembre ritorna l’acclamato allestimento di Damiano Michieletto del dittico Cavalleria Rusticana/Pagliacci.
Ritorna ancora una volta la produzione di Richard Jones de La bohème: Keri-Lynn Wilson e Evelino Pidò dirigono due cast dove si segnalano i nomi di Angela Gheorghiu, Stefan Pop, Saimir Pirgu e Danielle De Niese. Immancabile poi la storica Tosca firmata da Jonathan Kent: a luglio 2024 Andrea Battistoni sarà in buca, mentre sul palcoscenico Angel Blue, Russell Thomas e Ludovic Tézier saranno impegnati nei ruoli principali. Tra febbraio e marzo 2024 verrà ripresa la produzione di Tim Albery de L’olandese volante di Wagner, con Bryn Terfel nel ruolo del titolo. Sempre a marzo 2024, ritorna la Madama Butterfly di Moshe Leiser e Patrice Caurier, con un cast dove spicca il nome di Asmik Grigorian. Ad aprile 2024 va in scena la produzione firmata da Katie Mitchell di Lucia di Lammermoor di Donizetti: Giacomo Sagripanti dirigerà Nadine Sierra e Xabier Anduaga. Chiuderà la stagione la ripresa di Così fan tutte di Mozart per la regia di Jan Philipp Gloger: nel cast troveremo Golda Schultz, Samantha Hankey, Daniel Behle e Andrè Schuen.
A giugno 2024, i complessi della ROH diretti dal maestro Pappano si recheranno in tournée in Giappone, per la prima volta dal 2019, con esibizioni al Bunka Kaikan Theatre e alla NHK Hall di Tokyo e alla Kanagawa Kenmin Hall di Yokohama. In programma due allestimenti di repertorio: Rigoletto di Verdi con la regia di Oliver Mears e la classica messa in scena di Andrei Șerban della Turandot di Puccini.
Ulteriori informazioni: www.roh.org.uk