Home Sport Lotito temporeggia, i tifosi attendono risposte. La situazione in casa Lazio.

Lotito temporeggia, i tifosi attendono risposte. La situazione in casa Lazio.

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L’analisi di Gianluca Colasanti

IQ. 23/12/2013- Esonero si, esonero no? Questa è la domanda che il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sembra porsi in queste ore così concitate e scosse dalle voci che continuano a susseguirsi. La certezza al momento è una soltanto: la firma di Vladimir Petkovic su un contratto che lo legherà alla federazione svizzera fino a luglio del 2015. Nonostante questo l’allenatore slavo non sembra avere alcuna intenzione di rinunciare alla panchina della Lazio fino a giugno e questo mette Lotito nella condizione di dover prendere una decisione che parrebbe necessaria arrivati a questo punto della stagione.

La Lazio attraversa una crisi di gioco e di risultati che non nasce insieme a questo campionato, si tratta infatti di una situazione che ha il proprio incipit nella seconda, mediocre, parte della scorsa stagione, dimenticata da tutti anche in virtu’ della grande vittoria in Coppa Italia. Ed è stata forse questa la motivazione che ha portato molti a giustificare una squadra arrivata settima dopo aver concluso il girone d’andata al secondo posto, con solo 22 punti totalizzati nel girone di ritorno, ed è stata sempre questa la motivazione che ha portato a giustificare una campagna acquisti totalmente sbagliata dalla premiata ditta Lotito-Tare.

Ormai quel caldo e festoso pomeriggio di maggio sembra lontano anni luce in casa biancoceleste, i tifosi contestano duramente l’operato di una società che per tutta risposta punta il dito contro il povero Petkovic, forse colpevole solo di non aver preteso qualcosina in piu’ in sede di calciomercato. La verità è che nelle sue prime parole da commissario tecnico della squadra elvetica Petkovic parla ancora della Lazio, del suo pensiero fisso al prossimo impegno con l’Inter e della propria avversione contro la parola “dimissioni”.

Starà ora ad un Lotito infastidito e spiazzato dal comportamento del tecnico di Sarajevo, mettere a tacere le voci che parlano di un ritorno di Reja, del sogno Yakin o della suggestione Trapattoni, con un provvedimento che metta il bene della Lazio davanti a qualsiasi altra cosa.Il prossimo passo del presidente sarà poi legato all’imminente mercato di Gennaio. Si susseguono voci infatti su un pensiero non troppo positivo del numero uno biancoceleste riguardo l’operato estivo del ds Igli Tare, giudicato non sufficiente rapportando i 28 milioni spesi ai giocatori effettivamente arrivati nella capitale.

L’ambiente tuttavia, scettico dopo le esperienze degli ultimi anni, attende risposte concrete, a prescindere dall’esonero ormai quasi certo di Petkovic, che diano alla Lazio la forza di archiviare un ciclo conclusosi lo scorso 26 maggio.

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