Dopo l’uscita dalla partita per l’acquisizione della compagnia aerea Niki, Lufthansa punta tutto su Alitalia: “Dopo l’uscita dell’affare Niki si sono liberate delle risorse e Alitalia è per Lufthansa un importante obiettivo strategico”. E’ quanto fanno filtrare fonti interne alla dirigenza della compagnia di bandiera tedesca al quotidiano economico Handelsblatt.
Un mezzo attraverso il quale non mancano messaggi diretti ai commissari che gestiscono la vendita e al governo, spettatore interessato della procedura. “Tuttavia gli ostacoli sono enormi”, annota infatti il quotidiano, “perché viene chiarito da fonti vicine a Lufthansa che la compagnia tedesca non assumerà su di sé il risanamento di Alitalia. Ma questo dovrà essere assunto dagli interessati in Italia prima dell’acquisizione”. Tra gli ostacoli, ce n’è uno anche di ordine economico. “La domanda è se un investitore deve restituire i soldi del prestito ponte” (complessivamente 900 milioni), si chiede il quotidiano. “Secondo le informazioni di un insider, Lufthansa può offrire un prezzo di acquisto di 300 milioni per Alitalia”, riferisce Handelsblatt, “mentre si dice che il governo di Roma si aspetti un’entrata di 500 milioni”.
Anche i sindacati sono avvisati: agli occhi tedeschi sono infatti problematici i diritti del personale di volo, come ad esempio “il diritto di abitare a Roma se si è stazionati a Milano, o avere il servizio navetta a Milano a spese dell’azienda”. “Finché nessun ente in Italia elimina questi trattamenti, una vendita è difficilmente possibile”, dicono le fonti vicine a Lufthansa citate da Handelsblatt.