Home GoalSet&Match Miami, la città Natale del grande Sinner.

Miami, la città Natale del grande Sinner.

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Jannik Sinner

In linea d’aria, tra San Candido e l’Hard Rock Stadium di Miami Gardens ci sono 8.122 chilometri, 12 ore di volo ed un oceano di mezzo. Eppure non è facile trovare un torneo in cui Jannik Sinner possa sentirsi più a casa del 1000 della Florida. La storia del grande tennis della Volpe Rossa iniziò qui, dal giorno di Pasqua 2021 quando per la prima volta si trovò ad affrontare una finale di questo livello. Non andò benissimo in quell’occasione contro Hurkacz, ma tre anni dopo e con alle spalle un’altra finale in Florida (lo scorso anno vinse Medvedev) e le vittorie in Canada, in Davis e all’Australian Open, Jan cercherà per la terza volta il colpo grosso nella Magic City, ancora una volta nel giorno di Pasqua.

Jannik Sinner

Umiliazione Medvedev

L’immagine dell’umiliazione sportiva ha preso il volto anche di Lionel Messi, quando nell’Agosto 2020 il suo Barcellona perse 8-2 contro il Bayern Monaco. Oggi è la volta di Daniil Medvedev: l’ex numero 1 trova la sua Waterloo ed esce dal Hard Rock Stadium con un demoralizzante 6-1 6-2. Nell’arco di un anno Sinner ha completamente ribaltato il bilancio della rivalità con il russo. Il 2 aprile 2023 Daniil festeggiava in Florida il suo quinto Masters 1000 e il sesto successo consecutivo contro il nostro azzurro. Negli ultimi sei mesi poi i due si sono affrontati altre 5 volte per 5 successi di Sinner che è ad un passo dal pareggiare gli H2H e vendicare i Ko di inizio carriera, perché la vendetta è un piatto che va servito (non troppo) freddo e in questo caso ripetutamente.

Ad ora Jannik ha come minimo eguagliato il risultato del Sunshine Double 2023: semifinale ad Indian Wells e finale a Miami. Eppure i tornei sono, a detta degli stessi atleti, profondamente diversi, più lento il torneo del deserto e più dinamico quello della Florida, ma Jannik ha ancora una volta dimostrato la sua versatilità, una delle doti vincenti del Campione azzurro. Il risultato della rapida (1 ora e 11 minuti) semifinale non è mai stato in discussione fin dal primo game al servizio di Daniil che ha subito subito il break. Giocando più vicino alla linea di fondo, il russo ha cercato di cambiare approccio rispetto agli ultimi confronti, non ottenendo risultati (manca due occasioni per tornare on serve) è indietreggiato di nuovo e a quel punto (de facto) è finito l’incontro. Questa volta l’Orso Scacchista ha completamente sbagliato i calcoli, ha subito ogni iniziativa della Volpe Rossa che ha dominato e trionfato in maniera pulita, netta e premeditata. Jannik non poteva preparare meglio l’incontro ed è andato oltre la partita perfetta. Il disastro di Daniil ha completato l’a disfatta totale umiliazione del russo che ora rischia di veder il rivale allungare in classifica.

Jannik Sinner, ph. Ascanio Antolini Ossi

Un passo dal secondo posto, nella sua “casa tennistica”

Fino a ieri sembrava improbabile puntare al sorpasso su Alcaraz a Miami, invece la giornata estremamente negativa di Medvedev e il ritorno ai massimi livelli di Dimitrov che ha eliminato Carlitos hanno sgomberato la strada per il secondo posto in classifica. Sarà sufficiente vincere il torneo, certo non la cosa più facile al mondo considerando le due finali perse all’Hard Rock Stadium, ma in fin dei conti proprio questi precedenti hanno fatto di Jannik il padrone di casa della Magic City. Miami è il luogo dove Sinner è diventato grande, dove ha per la prima volta accarezzato il sogno di un torneo 1000. Ora il titolo potrebbe andare nelle sue mani con 3 anni di ritardo, ma questa volta si presenterà da favorito, da campione del mondo e campione Slam e quale posto migliore per far risuonare le parole di Bruce Springsteen: “Guardati intorno, questa è la tua città Natale” tennisticamente parlando.

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