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Migranti, caos a Budapest.

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Una bimba siriana viene fatta passare sopra un cancello al confine serbo-ungherese, vicino ad Asotthalom, in Ungheria. REUTERS/Laszlo Balogh

Il primo ministro ungherese Viktor Orban oggi si è detto pronto a prendere in considerazione il sistema delle quote per la distribuzione dei migranti se riceverà offerte in tal senso dalla Ue.

Il premier, che ha sottolineato come la priorità dell’Ungheria sia il rafforzamento della frontiera con la Serbia, si è detto pronto a costruire un muro lungo il confine con la Croazia se i migranti dovessero incominciare ad arrivare da lì.

“Non vogliamo un gran numero di musulmani nel nostro Paese”, ha detto Orban ricordando l’esperienza ungherese del dominio ottomano.

Migliaia di migranti sono affluiti questa mattina alla stazione di Budapest, dopo che la polizia si è ritirata, creando caos e panico in quello che è diventato l’ultimo simbolo della crisi peggiore sul fronte immigrazione che l’Europa abbia conosciuto dalla seconda guerra mondiale.

In centinaia – quasi tutti rifugiati provenienti da Medioriente e Africa – hanno preso d’assalto un treno stamani, infilando bambini nei vagoni dai finestrini nella speranza che il convoglio partisse verso Ovest, hanno detto le ferrovie ungheresi ripetendo che non sono previste partenze verso Germania o Austria.

Oltre duemila migranti sono accampati da due giorni davanti alla stazione Keleti di Budapest, vietata loro dalle autorità in base alle regole Ue che impediscono di viaggiare in assenza di un documento valido.

Il ritiro della polizia dalla stazione coincide con l’inizio di una sessione parlamentare speciale per discutere l’inasprimento delle regole ungheresi sull’immigrazione e delle pene per coloro che cercheranno di superare il muro che l’Ungheria sta costruendo al confine con la Serbia.

“Noi ungheresi siamo pieni di paura, la gente in Europa è piena di paura perché vede i propri leader non in grado di gestire la situazione”, ha detto Orban parlando al Parlamento europeo oggi.

 

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