“È colpa delle favole se non sei più con me”, i tifosi del Milan avranno pensato di rivolgere a Manuel Locatelli le parole di Ultimo, cantautore amatissimo dalle nuove generazioni. In effetti quella vissuta dall’azzurro è sicuramente una favola sportiva, la favola di un ragazzo che realizza il sogno di vivere il calcio in primissima persona. È proprio per inseguire questo sogno, per trasformare in realtà quel futuro da protagonista che tanto immaginava che Manuel ha deciso nel 2018 di abbandonare Milano per gettarsi nella mischia della metà classifica con il neroverde del Sassuolo, lasciando tuttavia ai tifosi del Diavolo un dolce ricordo. In un Milan-Juventus del 2016 mister Vincenzo Montella per far fronte ad alcuni infortuni decide di schierare dal primo minuto un diciottenne. La fiducia che l’aeroplanino ripone nel centrocampista è ben ripagata al 65’, quando un suo tiro da fuori area trafigge Buffon. Era il 22 ottobre 2016 e la carriera di Locatelli sembrava aver trovato le ali per volare. Invece la sua storia prese una strada inattesa ed esattamente sette anni dopo quel ragazzo del 1998 è ancora titolare in Milan-Juventus, ma sulla maglia che indossa al rosso è stato sostituito il bianco. È questa la differenza tra la partita di ieri sera e quella del 2016, un colore, una differenza fondamentale perchè con un gol segnato ancora il 22 ottobre con due minuti di anticipo (63’), a vincere è la Juventus grazie allo stesso marcatore che li sorprese nel 2016.
Milan-Juventus 0-1: la cronaca della partita
Con Alex Sandro e De Sciglio infortunati, Locatelli e il suo allenatore Max Allegri rimangono gli unici ad aver vissuto quella sfida in prima persona. Anzi, sette anni fa, nella panchina bianconera qualcuno ricorderà un giovanissimo Moise Kean: Max nel 2023 ha scelto di schierarli entrambi titolari. Sicuramente, sapendo il risultato, la scelta è stata ripagata anche se visto il primo tempo il marcatore indiziato sembrava essere Kean cha ha avuto due grandi occasioni, una delle quali ha causato il cartellino rosso a Thiaw. Fino a quel momento il Milan non dimostrava di avere nulla in più rispetto alla Juve, ma sicuramente non aveva neanche nulla in meno: la partita era equilibrata, dopo il rosso solo le individualità (Leao) hanno mantenuto quell’apparente equidistanza tra le forze in campo. Szczesny ha dovuto giocarsi la carta del miracolo su Giroud che aveva anche aperto le ostilità presentandosi per la prima volta nell’area avversaria dopo pochissimi minuti. I tentativi di Reijnders, Weah e Kostic sono un’ulteriore testimonianza del pari valore delle squadre, il tutto contribuisce allo spettacolo del primo tempo.
Alla ripresa Allegri mette mano alla tattica chiamando in causa Vlahovic e Cambiaso. Il secondo tempo assume ritmi più rilassati del pallone e l’asimmetria numerica in campo non influisce più di tanto fino al momento in cui Locatelli torna indietro nel tempo di sette anni e due minuti. Come quella sera dai suoi piedi la palla finisce in porta, il punteggio non cambierà più come accadde nel 2016. Pioli di certo non si è arreso né dopo il rosso, né dopo il gol subito, affidandosi a Leao ha mandato in seria difficoltà Gatti fino a costringere Allegri al cambio con Huijsen. L’altro protagonista della partita diventa Mirante, tornato titolare a 40 anni per il doppio infortunio di Maignan e Sportiello: prima Vlahovic staffila il pallone il mancino, il decano dei titolari odierni è prontissimo a negargli la gioia e in pieno recupero si ripete su Cambiaso e Miretti. Nel finale un nervosissimo Allegri lascia il campo prima del triplice fischio, ma la Juve ha vinto 0-1 espugnando San Siro. Tra sette anni, il 22 ottobre 2030 Locatelli avrà 32 anni, se il suo futuro allenatore avrà buona memoria e fiducia nella scaramanzia lo ritroveremo titolare, chissà dove.
Milan-Juventus pagelle
MILAN: Mirante 7, Calabria 6.5/ Kjaer SV, Thiaw 4.5, Tomori 7, Florenzi 5, Musah 5.5, Adli 6/ Krunic 6, Reijnders 5.5/Romero SV, Pulisic 5.5/Kalulu 6, Giroud 6.5/ Jovic 5.5, Leao 6.5
JUVENTUS: Szczesny 6.5, Rugani 6.5, Bremer 7, Gatti 5/ Hujsen SV, Weah 7/Miretti 5.5, McKennie 6.5, Locatelli 7, Rabiot 6.5, Kostic 5.5/Cambiaso 6.5, Kean 5.5/Vlahovic 5.5, Milik 5.5/ Chiesa SV