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Milan-Napoli 1-0, le pagelle di IQ: Brahim Diaz è il migliore

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È facile dire che due giocatori si conoscono perché hanno giocato insieme in passato e a lungo tempo, un po’ più complicato affermare che due squadre opposte in un quarto di finale di Champions League possono intuire a priori le mosse dell’avversaria. Quest’ultimo sembra proprio il caso di Milan e Napoli che si sono affrontate non più di due settimane fa -10 giorni per l’esattezza- anche se quella partita ha probabilmente distrutto le certezze che entrambe avevano l’una sull’altra. Lo 0-4 del Maradona ha posto inevitabilmente una serie di insicurezze al Napoli che potrebbero anche trasformarsi in un punto di forza e in voglia di rivalsa. Milan contro Napoli, tanto simili e tanto diverse, come d’altronde i loro simboli: Kvara e Leao. Due appassionati dell’arte del dribbling, due giocatori vicini tra di loro per stile e ruolo, ma comunque distanti nel corso di questa stagione, con il georgiano e gli azzurri lanciati nella conquista dello scudetto per il quale i bookmakers hanno già iniziato a pagare gli scommettitori, e un portoghese adombrato da un Mondiale da attore non protagonista, lo stesso ruolo ricoperto dalla sua squadra che solamente un anno fa gli aveva permesso di festeggiare il titolo. Sono delle “simili differenze” quelle tra il Milan ed il Napoli, e ancor di più si manifestano nella partita di andata della Champions: Spalletti senza punte, Osimhen e Simeone infortunati e Raspadori lasciato in panchina e Pioli nelle mani di un Giroud in fase leggermente calante e senza sostituto fino ad ora. La speranza del mister azzurro era quella che l’avversaria da lui studiata in campionato nell’ultimo scontro diretto, si riveli un qualcosa di eccezionale come descrivono i Boston in “a Man I’ll never be”, ossia un ostacolo diverso da quello del campionato.

Milan-Napoli 1-0, Leao dà la scossa nel primo tempo

Spalletti sceglie il falso nueve Elmas, preferendolo a Jack Raspadori, dalla parte opposta Pioli opta per la maggior parte su elementi già sperimentati, con Krunic spesso chiamato ad arretrare per lasciare la regia a Tonali e andare a formare un tris di difensori centrali con Kjaer e Tomori, un compito analogo, anche se più evidente, a quello di Anguissa con Kim e Rrahmani. L’avvio del Napoli è fulmineo, un errore di Krunic apre le prospettive per il tiro a Kvaratskhelia, che trova l’opposizione sulla linea dello stesso bosniaco immediatamente riscattatosi, fase offensiva conclusa con un tiro sbilenco di Mario Rui seguito da una conclusione di Anguissa sugli sviluppi della quale Maignan è pronto ad allungarsi per sventare la minaccia e concedere il primo calcio d’angolo dell’incontro. Non sembra esserci pace per i rossoneri perché sia Zielinski che Di Lorenzo cercano la porta, il primo con un calcio dalla distanza, il secondo con un colpo di testa, il tutto accade nei primi 15’’. Apparentemente una fase di assestamento che il Milan poteva pagare caro, invece una fuga da centrocampo di Leao accende la prestazione della stella portoghese, uno sprint bruciante che lascia sul posto l’intera difesa e termina con un tiro largo a fil di palo. È la scossa giusta data dal simbolo rossonero, da li cambia la partita: al segnale di Rafa scatenate…Brahim Diaz. Lo spagnolo osserva la giocata precedente del compagno di squadra per memorizzare ed imitare, accelera in mezzo a tre giocatori partenopei e lascia sul posto, senza guardare negli specchietti, il centrocampo di Spalletti; gli basta poi allargare un tocco per Leao che di prima serve l’assist dell’1-0 di Bennacer. Da quel momento fino all’intervallo è un assedio: Tonali ci prova su costruzione di Giroud, Kjaer sfrutta su calcio d’angolo la distrazione di Rrahmani e centra la traversa. 

Ismael Bennacer, autore del vantaggio rossonero

Milan-Napoli 1-0, Spalletti perde pezzi nel secondo tempo

La scelta di Elmas falso nueve viene confermata anche nella ripresa, ed è proprio del macedone la prima occasione, anche se Maignan non può lasciarsi impensierire da un debole colpo di testa centrale. È comunque il Napoli che inizia la seconda frazione come la prima: attacchi ripetuti contro la porta milanista, collezione di calci d’angolo, ma trame offensive inconcludenti. Quindi Spalletti chiama alla sostituzione Lozano che lascia spazio a Raspadori. L’ottimo avvio partenopeo però si spenge rapidamente e la squadra si ritrova sull’orlo del crollo quando Anguissa alza troppo al gamba atterrando Theo: due gialli in pochi minuti ed espulsione. Scoppia il nervosismo e la plateale protesta di Kim obbliga Kovacs ad estrarre il cartellino che impedirà al coreano di partecipare alla partita di ritorno in quanto diffidato. Entrano bene i cambi degli ultimi minuti, soprattutto spicca la freschezza di Politano che cerca di sfruttare la stanchezza di Theo e riesce anche a mandare in porta Di Lorenzo– spesso presente in zona offensiva nel corso di tutta la partita- ed Olivera, ma un solido e sicuro Maignan consolida il risultato preziosissimo per il ritorno. 

il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, avrà alcuni pensieri per il ritorno

Milan-Napoli le pagelle di IQ

Milan: Maignan 7, Calabria 6.5, Kjaer 6, Tomori 6, Theo 7, Krunic 6.5, Tonali 6.5, Diaz 7.5/Rebic SV, Bennacer 6.5/Saelemaekers 5.5, Leao 7, Giroud 6

Napoli: Meret 6 , Di Lorenzo 6, Rrahmani 5.5, Kim 5.5, Rui 5.5/Olivera SV, Anguissa 5, Lobotka 5.5 , Zielinski 5.5/Ndombele SV, Lozano 5.5/ Raspadori 6, Elmas 5.5, Kvaratskhelia 6 /Politano 6.5

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