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Europe Asia Institute
“Milano, Musica e Cori”, qualche nota rievocativa nel tempo di Natale – IEA con AUGURI
Decine di cori di un certo valore musicale, numerose accademie, celebri teatri lirici – dal Carcano al Tempio mondiale della musica, celebrato dai piu’ eccelsi maestri del mondo “La Scala” – nei quali hanno debuttato le opere di Rossini, Donizetti, Verdi Puccini, Bellini, Ponchielli, Gounod, Berlioz, Bizet, Wagner…
La Scala, il cui coro è stato costituito fin dall’inaugurazione dell’edificio, nel 1778.
E ancora: due Conservatori ( dello Stato e del Comune ), alcune tra le orchestre sinfoniche piu’ prestigiose del mondo, le case discografiche che hanno fatto la fortuna dei cantautori della scuola genovese (Bindi, Paoli, De Andre’, Lauzi, Tenco…) e di quelli della scuola milanese ( Jannacci, Gaber, i Gufi, Vecchioni, Svampa ); le scuole di danza classica, le corali delle “cento” Parrocchie della Citta’.
La chiesa-teatro musicale per eccellenza: San Marco.
Vero epicentro storico-religioso della vocazione musicale della citta’ la cui portata va dal rapporto di Mozart con Milano, alla messa da requiem diretta da Verdi per la commemorazione della morte del Manzoni; alle leggende metropolitane dei quattro violini neri ( Guarneri ?, si dice, ebanizzati con una speciale vernice a gommalacca, derivata da quella dei trumeaux lombardi – dicono fosse usato sangue di bue come additivo – tale da non tarparne la sonorita’) che furono usati alla Messa da requiem per le esequie di Maria Teresa d’ Austria, e costoditi da una famiglia milanese; per arrivare all’Oratorio di Marcello Panni, Apokalypsis, eseguito per Expo 2015 con il commento del cardinale Gianfranco Ravasi; all’ aria dell’ “Elisir” donizettiana (Quanto e’ bella, quanto e’ cara, nientemeno) eseguita piu’ recentemente all’organo durante le esequie di un caro amico appassionato musicofilo.
Quando a Napoli c’era Cottrau, a Milano c’era da decenni Ricordi, che pubblicava le opere dei grandi compositori dell’ Ottocento; ma cominciavano a nascere le varie case discografiche, dalla Societa’ anonima Italiana di Fenotipia, piu’ nota come la Voce del Padrone, alla Fonit, fusasi poi con la Cetra, alla RCA Milano, alle Messaggerie Musicali, al CGD … numerosissime imprese che fecero di Milano la capitale della musica moderna. D’altronde qui è nata nel 1882 la Siae, società che tutela il diritto d’autore; ed erano milanesi sia la Anglo Italian Commerce Co, prima casa discografica italiana, sia la Ditta Vittorio Bonomi, prima distributrice di fonografi e grammofoni del Paese.
Questa la realta’ che fa da sfondo a Milano capitale mondiale della musica.
Una qualita’ profondamente radicata nella storia della citta’ ( Mozart voleva trasferirsi a Milano, ma ne fu impedito proprio da Maria Teresa d’Austria ) e maturata nello spirito dei milanesi, che mantengono nel tempo un forte cordone ombelicale con la musica e con tutto il suo mondo.
A Milano cantano a livello amatoriale almeno 30 cori polifonici, formati mediamente da 20/25 persone ciascuno; ma sono in attività decine di altri gruppi meno rilevanti per numero ma certamente non per qualità e passione. Un mini-esercito dedito alle armonie di Vivaldi, Bach, Mozart, Haendel, ma Cesar Frank, ma anche all’esecuzione di spirituals, gospel, canti popolari e brani della tradizione alpina, come Stelutis Alpinis di Arturo Zardini.
Nelle file di questi complessi sono rappresentate tutte le età e tutte le professioni: uomini e donne dai 18 agli 80 anni. Casalinghe come professionisti o impiegati, non importa: la musica accomuna. Specialmente in queste formazioni dove l’individualità di ciascuno è sacrificata sull’altare del risultato collettivo.
Sono circa 70 (su 82 censite) le associazioni corali iscritte all’USCI-Unione Società Corali Italiane delegazione di Milano, suddivise per categoria: Ensemble, Giovanile, Gospel, Lirico, Polifonico, Popolare.
A Milano, inoltre, ogni Parrocchia ha la sua corale. Ma ci sono poi tanti cori importanti e si tiene anche una specie di Festival nelle diverse Chiese. Citiamo S. Babila, Sant’Alessandro, S. Marco, San Simpliciano, San Lorenzo, Sant’Eustorgio, San Fedele, SS Redentore. Spesso le esibizioni dei cori sono accompagnati dall’organo – sin dal medioevo strumento liturgico per eccellenza anche se è nato nel III secolo a.c. -. Tra i più notevoli di recente installazione citiamo gli organi di S.Alessandro e San Babila.
Di questo meraviglioso panorama vogliamo citare alcuni esempi.
Nel 1991 si costitui’ un coro sotto la direzione di Gianni Bergamo, un signore della borghesia milanese che ha sempre avuto il culto della musica, e che riuni’, con alcuni amici un gruppo canoro denominatosi «Gli amici del Coro». Bergamo viene rappresentato nel quadro «Neoumanesimo milanese, 1992/1994» mt. 4 x 2,50, dipinto da Giulia Michon Pecori per Achille Colombo Clerici, mentre al centro, dirige “Il coro degli Amici”. L’opera pittorica rappresenta uno spaccato della societa’ milanese dell’epoca ed evoca un memorabile concerto tenuto da Sviatoslav Richter ( alla tastiera di destra ) su fortepiano di Fernanda Giulini.
Qualche anno prima, nel 1988, venne costituita, ad iniziativa del magistrato Lucio Nardi della Corte d’Appello di Milano, una orchestra sinfonica nel mondo giudiziario, diretta dallo stesso fondatore. Si denomina Corale Polifonica Nazariana ed è composta da persone di età e professioni diverse, tutte accomunate dall’amore per la musica e per il bel canto e da un costante impegno che ha reso la Corale molto più di un semplice coro amatoriale. La Corale Nazariana ha costruito il suo repertorio nell’ambito della musica corale sacra del periodo romantico e contemporaneo, riportando alla luce opere poco conosciute in Italia.
E ancora la Società dei Concerti fondata da Antonio Mormone scomparso lo scorso agosto e alla memoria del quale si è svolto di recente il “Concerto per Antonio” in collaborazione con il Conservatorio di Milano, con Salvatore Accardo e Anna Tifu, ed i Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone.
Anima della Società per oltre 35 anni, Mormone con grande passione e incessante impegno si è prodigato per promuovere e diffondere la cultura musicale; amico di grandi artisti cui non ha mai fatto mancare impegno, stima e concreta ammirazione, è stato anche presidente de I Solisti Veneti. La sua opera e’ ora proseguita dalla moglie Enrica Ciccarelli Mormone.
Giovanni Vianini, gia’ maestro della corale del Duomo, organista e direttore del coro Schola Gregoriana Mediolanensis da lui formata nel 1981.
Vianini inizia la sua attività musicale a otto anni come cantore, contralto, nella Cappella Musicale del Duomo di Milano.
Durante la S. Messa del trascorso Natale, celebrata in Sant’ Alessandro a Milano, ha diretto il Coro.