“Sono persuaso – ha aggiunto il Capo dello Stato – che in questo nuovo quadro il CSM darà il suo apporto, come sempre, anche alla soluzione generale dei problemi della giustizia che conservano ancora tanta criticità e urgenza nel nostro paese, oltre che all’assolvimento dei compiti che più strettamente al CSM assegna la nostra Costituzione”.
Il Presidente Napolitano, nel corso del suo intervento, ha ricordato: “il 16 aprile scorso, alla vigilia delle prime votazioni per la elezione del Capo dello Stato, vi indirizzai un breve messaggio scritto di commiato. Poi, può accadere l’imprevedibile nella vita delle istituzioni e anche delle persone, e quindi vi toccherà, signore e signori consiglieri, fatalmente essere ancora destinatari delle valutazioni e raccomandazioni che potrò indirizzarvi come Presidente della Repubblica e specificamente come Presidente del CSM, che confida nella vostra attenzione e nel vostro ascolto”.
Il Capo dello Stato si è “felicitato” con Santacroce dicendosi certo “che saprà svolgere al livello necessario” le funzioni di Primo Presidente della Cassazione. “Debbo dire – ha proseguito – che la pluralità delle candidature, ma anche il riconoscimento delle difficoltà di scelta tra candidati di così alto profilo, e il rispetto espresso per entrambi i nomi giunti al voto, sono un segno confortante della qualità delle risorse umane di cui dispongono gli alti gradi della nostra magistratura e del clima che si è venuto a determinare, importante per la coesione del CSM e per l’impegno collettivo della Corte di Cassazione”.
Salutando il Presidente della Corte di Cassazione uscente, Ernesto Lupo, il Capo dello Stato ne ha lodato la “ricca e salda cultura giuridica, la lucida padronanza dei problemi della giustizia, l’alta visione deontologica e la capacità di combinare, da Primo Presidente, rigore ed equilibrio, esercizio – ha detto il Presidente Napolitano – non sempre facile e invece cruciale perché possa riconoscersi la funzione e l’indipendenza della magistratura”.