Nel 2018 un contingente di quattromila soldati italiani sarà inviato al confine europeo con la Russia. Lo ha annunciato, in una intervista alla Stampa, Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato. Lo hanno confermato poi i ministri della Difesa, Roberta Pinotti, parlando di “numeri non molto consistenti”, e precisando che con la Ruussia “si deve dialogare”, e degli Esteri, Paolo Gentiloni, a giudizio del quale la scelta “non fa parte di una politica di aggressione”. Del tema si è parlato oggi anche nel pranzo fra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma la notizia ha suscitato una immediata levata di scudi da parte delle opposizioni e anche qualche perplessità all’interno del perimetro della maggioranza parlamentare.
Da M5s e Sinistra italiana è arrivato l’annuncio di una richiesta formale di informativa del governo in Parlamento, Beppe Grillo ha ritratto sul blog Matteo Renzi e l’ex capo dello stato, Giorgio Napolitano, con l’elmetto: “Vogliono trascinarci in guerra”, è l’accusa lanciata dal leader M5S