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Nobel per la Fisica 2021, lo scienziato italiano Giorgio Parisi premiato insieme al giapponese Manabe e al tedesco Hasselmann.

Parisi, ordinario di Fisica teorica dell’Università Sapienza di Roma e ricercatore associato dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), è stato premiato "per la scoperta dell'interazione di disturbi e fluttuazioni nei sistemi fisici dalle bilance atomiche alle planetarie".

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Giorgio Parisi

Il Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato a tre scienziati di eccellenza: l’italiano Giorgio Parisi, il giapponese Soyokuro Manabe e il tedesco Klaus Hasselmann. Il fisico italiano è stato premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi, Manabe e Hasselmann per le loro ricerche su modelli climatici e il riscaldamento globale. Parisi, chiamato al telefono dalla commissione, ha ringraziato e ha fatto un sentito appello “sull’urgenza di affrontare l’emergenza climatica per il continuo aumento delle temperature “. Le più grandi congratulazioni per questo altissimo riconoscimento che rende onore all’Italia e alla sua comunità scientifica gli sono giunteda parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Manabe e Hasselmann hanno ottenuto il Nobel congiuntamente “per la modellazione fisica del clima terrestre, quantificando la variabilità e prevedendo in modo affidabile il riscaldamento globale”, l’altra metà del premio è andata a Parisi “per la scoperta dell’interazione di disturbi e fluttuazioni nei sistemi fisici dalle bilance atomiche alle planetarie “. I tre laureati condividono il riconoscimento per gli studi sui fenomeni caotici e apparentemente casuali. “Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann hanno gettato le basi della nostra conoscenza del clima terrestre e di come l’umanità lo influenza. Giorgio Parisi premiato per i suoi contributi rivoluzionari alla teoria dei materiali disordinati e dei processi casuali” ha comunicato l’Accademia di Svezia.“I sistemi complessi sono caratterizzati da casualità e disturbi e sono difficili da capire. Il premio di quest’anno riconosce nuovi metodi per descriverli e prevedere il loro comportamento a lungo termine. Un sistema complesso di importanza vitale per l’umanità è il clima terrestre. Syukuro Manabe ha dimostrato come l’aumento dei livelli di anidride carbonica nell’atmosfera abbia portato ad un aumento delle temperature sulla superficie della Terra. Negli anni 1960, ha guidato lo sviluppo di modelli fisici del clima terrestre ed è stato il primo ad esplorare l’interazione tra bilanciamento delle radiazioni e trasporto verticale delle masse aeree. Il suo lavoro ha gettato le basi per lo sviluppo di modelli climatici attuali” ha spiegato l’Accademia di Svezia.

Circa un decennio dopo Klaus Hasselmann ha creato un modello che collega tempo e clima, rispondendo così alla domanda del perché i modelli climatici possano essere affidabili nonostante il tempo sia cambiabile e caotico. Ha anche sviluppato metodi per identificare segnali specifici, impronte digitali, che sia i fenomeni naturali che le attività umane imprimono nel clima. I suoi metodi sono stati usati per dimostrare che l’aumento della temperatura nell’atmosfera è dovuto alle emissioni umane di anidride carbonica”.

Infine la motivazione del premio per il fisico italiano: “Verso il 1980 Giorgio Parisi ha scoperto schemi nascosti in materiali complessi disordinati. Le sue scoperte sono tra i contributi più importanti alla teoria dei sistemi complessi. Essi permettono di comprendere e descrivere molti materiali e fenomeni diversi e apparentemente del tutto casuali, non solo in fisica, ma anche in altri ambiti molto diversi, come matematica, biologia, neuroscienze e apprendimento automatico”. Romano classe 1948, laureato in Fisica a La Sapienza di Roma nel 1970 , Parisi è presidente della classe di Scienze fisiche, matematiche e naturali dell’Accademia dei Lincei, ordinario di Fisica teorica dell’Università La Sapienza di Roma e ricercatore associato dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), e pochi giorni fa era stato inserito nella classifica della Clarivate Citation Laureates, che comprende i ricercatori le cui pubblicazioni scientifiche sono fra le più citate al mondo ed è ritenuta una sorta di anticamera del premio Nobel. Lo scienziato era stato citato per “le scoperte rivoluzionarie relative alla cromodinamica quantistica e lo studio dei sistemi disordinati complessi”. I suoi contributi scientifici sono stati negli anni fondamentali in diverse aree della fisica: dallo studio delle particelle elementari alla meccanica statistica e alla fluidodinamica, dalla materia condensata ai supercomputer. Nella sua splendida carriera ha vinto due finanziamenti del Consiglio Europeo delle Ricerche (Erc) ed inoltre alcuni fra i premi scientifici più prestigiosi, come la Medaglia Boltzmann (1992), la Medaglia Dirac per la fisica teorica (1999), la Medaglia Max Planck (2011) e il Premio Wolf (2021).

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