Home ISTITUZIONI E POLITICA Nordio: ‘Sanzioni per i comportamenti inopportuni dei magistrati’. Anm: ‘Amarezza’.

Nordio: ‘Sanzioni per i comportamenti inopportuni dei magistrati’. Anm: ‘Amarezza’.

Parodi: 'L'illecito disciplinare è un monito inquietante per le toghe'.

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Il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

L’ipotesi di una revisione delle sanzioni disciplinari per i magistrati che tengono “comportamenti, ancorché legittimi, che compromettono la credibilità personale, il prestigio e il decoro del magistrato o il prestigio dell’istituzione giudiziaria” è contenuta nella risposta del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ad un’interrogazione parlamentare del senatore Maurizio Gasparri.

La risposta del Guardasigilli è stata riportata ieri da Il Messaggero ed Il Fatto.

Nel documento il ministro definisce “assai inopportune le partecipazioni dei magistrati a convegni in sedi di partito come pure l’astensione del 27 febbraio scorso, indetta dall’Associazione nazionale magistrati contro il disegno di legge costituzionale che riforma la magistratura”.

Torna dunque d’attualità un progetto in precedenza accantonato dal governo che intendeva inserire nel decreto legge giustizia, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 29 novembre, un articolo che prevedeva l’avvio dell’azione disciplinare per i magistrati che non si astengono dai procedimenti “quando sussistono gravi ragioni di convenienza”.

Una misura ribattezzata “legge-bavaglio” dall’opposizione e dall’Anm che protestarono contro il provvedimento, poi stralciato dal decreto ed accantonato. 

“Apprendo con stupore e amarezza che il governo avrebbe intenzione di introdurre un illecito disciplinare delineato con una formula estremamente indeterminata: ‘[…] ogni […] comportamento tale da compromettere l’indipendenza, la terzietà e l’imparzialità del magistrato, anche sotto il profilo dell’apparenza’.

Ciò verrebbe a costituire un inquietante monito rispetto allo svolgimento delle attività quotidiane e della vita di relazione dei magistrati”. Così il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi, in merito all’ipotesi contenuta in una risposta del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ad un’interrogazione parlamentare.  

“Nell’attesa di una conferma ufficiale di tale notizia e delle valutazioni che gli organi dell’Anm effettueranno – prosegue Parodi – devo esprimere la mia personale preoccupazione per una scelta che – ove confermata – troverebbe certamente contrari, ritengo, tutti i gruppi della magistratura associata. L’Associazione nazionale magistrati in ogni caso – assicura – saprà farsi interprete delle esigenze e delle sensibilità dei colleghi su questo delicato tema e confido che il Governo vorrà tenere conto delle indicazioni che la stessa Anm potrà esprimere”. 

“Apprendo che il ministro Nordio intende sanzionare le condotte dei magistrati che possano mettere in dubbio la loro apparenza di imparzialità. Certamente, i magistrati devono essere imparziali rispetto alle parti in causa, ma non si può chiedere loro di non partecipare al dibattito generale sulla giustizia e sui diritti, ovviamente con sobrieta’”. A dirlo è il segretario di Area Democratica per la giustizia Giovanni Zaccaro.

“Altrimenti – prosegue Zaccaro – si chiederebbe ai magistrati di non avere idee (cioè di essere stupidi) oppure di averle e non manifestarle (cioè di essere ipocriti). Non vorrei che inseguendo solo una apparenza di imparzialità si dimentichi – conclude il segretario dell’associazione che riunisce le toghe progressiste – la necessità di tutelare l’imparzialità effettiva dei magistrati, che la riforma Nordio mette in discussione”.

Fonte: ansa.it

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