Home L'Intervista “Numero 821. La memoria come dovere” : un inno alla Memoria

“Numero 821. La memoria come dovere” : un inno alla Memoria

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“Numero 821.La Memoria come dovere”, la cui casa editrice è “Luigi Pellegrini Editore”: un libro di natura storiografica , in primo luogo per l’ispirazione – il testo  prende spunto da una storia realmente accaduta; in secondo luogo perché è un’opera biografica  che riprende il concetto di storiografia, che si fonda sulla testimonianza e sulla memoria, ma non si identifica mai con esse.
Una memoria che ripercorre la storia vissuta di Angelo Bonfiglio, nonno di Giovanni, nonché autore del libro.
Il nonno di Giovanni Bonofiglio  durante il secondo conflitto mondiale ha combattuto in qualità di “Fante nel Regio Esercito Italiano”, un uomo che ha contribuito a restituire Memoria e Memorie ai posteri.
Parlandone con Bonofiglio, abbiamo scoperto parecchie cose su questo libro, ma anche sull’ autore stesso e sui temi a lui più cari: il trascorrere del tempo, il controllo dei protagonisti, l’importanza delle parole, il gusto per le frasi da non dire, la ricerca di quel “filo perduto” e di una memoria che supera l’oblio dell’egoismo umano.

Di seguito l’intervista a Giovanni BonofiglioGiovanni, cosa ti ha spinto ad  interpretare la storia delle storie, con nonno protagonista?Ogni memoria umana conta, nel mio caso ho voluto ridare linfa vitale a mio nonno Angelo, nato a Borgo Partenope nel 1914 , piccola frazione della provincia di Cosenza, dove ha vissuto fino al 2006, anno della sua morte.
Parto da un presupposto: la memoria dei regimi totalitari, e nella fattispecie del fascismo fa comprendere la realtà dei sommersi e dei salvati.

Da autore esordiente, cosa ti aspetti dal pubblico che ti legge?Mi aspetto solo che mi leggano, che possano incuriosirsi  alla mia opera prima, a cui devo tanto.

Il testo parla chiaramente di tuo nonno, ma vuoi comunicarci a chi vuoi fare qualche ringraziamento?Ci tengo a ringraziare la casa editrice Pellegrini, la mia famiglia, i miei amici e naturalmente i lettori.

Prossimo libro?Naturalmente uno storico contemporaneo, quale io sono, ha sempre il bisogno impellente di ricostruire fatti e storie. Vi aggiornerò…..Promesso!

Vuoi lanciare un messaggio finale ai tuoi lettori e soprattutto alle giovanissime generazioni?Il il messaggio che umilmente mi sono posto di lanciare è il seguente: ognuno di noi ha il dovere morale di dare un contributo alla società. Una società che oggi vive una delle pagine più brutte, difatti le democrazie fanno fatica a reggersi e si fa presto a rimpiangere il Duce e il fascismo. Il mio dovere come cittadino e storico è quello di sensibilizzare i lettori, in particolare le giovani generazioni, nella custodia della democrazia che, con immani sacrifici, i nostri avi contribuirono a costruire.

Riceviamo e Pubblichiamo

di Matteo Spagnuolo


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