Almeno 22 persone sono morte affogate nel naufragio di altri due barconi di profughi che stavano cercando di raggiungere, nonostante il maltempo, le coste di isole greche nell’Egeo. Tra le vittime vi sono 13 bambini, 144 persone sono state tratte in salvo.
Queste nuove tragedie si aggiungono ai naufragi avvenuti ieri al largo di Lesbo e Samos, altre isole del mar Egeo dove in questi giorni le condizioni meteorologiche sono avverse, con bilancio ancora provvisorio di 17 morti, tra i quali 11 bambini.
“Mi vergogno come membro della leadership europea per l’incapacità dell’Europa di affrontare questo dramma umano e per il livello del dibattito ai più alti livelli, dove si gioca allo scaricabarile” ha detto oggi il primo ministro greco Alexis Tsiprasintervenendo in Parlamento sulla crisi dei migranti.
Il premier greco ha attaccato ancora per “le ipocrite lacrime di coccodrillo versate per i bambini morti sulle spiagge dell’Egeo. I bambini morti sempre provocano dolore, ma quando invece i bambini sono vivi e arrivano in migliaia e sono ammassati nelle nostre strade? Non piacciono a nessuno”. Tsipras si è detto molto “rattristato” dalla mancanza di un’azione coesa nell’affrontare la crisi.