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Opera Pia Sella – Tradizioni Piemontesi “TRADIZIONI DELLA SACRALITA’ POPOLARE IN PIEMONTE”

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da sin. Nicolo' Sella di Monteluce, Achille Colombo Clerici, Elena e Domingo Merry del Val

Istituto Europa Asia IEA
Informa
Convegno organizzato dall’Opera Pia Sella il 20 dicembre a Mosso (Biella)
TRADIZIONI DELLA SACRALITA’ POPOLARE IN PIEMONTE

di Benito Sicchiero

Il Natale nell’immaginario collettivo del “vecchio Piemonte” – scrive Taccuinodiviaggi – è da sempre legato alla figura di Gelindo, la statuina del presepe del pastore-contadino con l’agnello sulle spalle, il cappello in testa, i calzoni sotto il ginocchio, la “cavagna” al braccio e la piva musicale.

Ma il Gelindo ha lasciato traccia anche nei proverbi e nei modi di dire legati a questo periodo festivo.
Dal noto motto “Gelindo ritorna”, indirizzato a chi parte, ma per qualche dimenticanza o raccomandazione da fare torna sui suoi passi, all’apostrofare qualcuno con l’espressione “ët sài an Gelindo”, cioè un bonario, un semplicione, al detto “ei ruva Gelindo!” per anticipare l’avvento del Natale stesso. Da questo personaggio è nato il teatro sacro popolare allestito un tempo nei teatri locali, negli oratori e nelle stalle contadine, che è tornato alla ribalta da alcuni anni in molte aree del Piemonte.

Ed è proprio ispirandosi a Gelindo che l’Opera Pia Sella – anch’essa una tradizione piemontese essendo stata fondata nel 1799, oggi presieduta dal discendente Nicolò Sella di Monteluce – ha organizzato per il 20 dicembre prossimo a Mosso (Biella) il convegno “Tradizioni della sacralità piemontese”. Questo il programma.

Ore 9,30 saluto del sindaco Carlo Grosso.

Moderatore: Luisella Aimone.

– Fulvio Conti: religiosità popolare e sopravvivenze pagane. Attone di Vercelli;

– Don Carlo Dezzuto. La tradizione dei pellegrinaggi nei Santuari biellesi;

– Alberto Galazzo: Pietro Magni a Oropa;

– Lelia Zangrossi: Tradizioni natalizie piemontesi;

– Gianfranco Pavetto: Il teatro popolare nel Biellese;

Dibattito.

Al convegno è stato invitato il presidente di Assoedilizia e dell’Istituto Europa Asia Achille Colombo Clerici.

L’Opera Pia Sella fu fondata come scuola elementare nel 1799 da don Maurizio Pio Sella.

Oggi la sua missione è di testimoniare e portare nel presente gli intenti educativi, sociali e culturali della Famiglia Sella.
L’istituzione assume la forma giuridica di Opera Pia alla sua morte, quando la lascia sua erede universale.

Viene successivamente arricchita da altri lasciti della famiglia, fra cui l’Oratorio seicentesco antistante il palazzo (lo statuto prevedeva sin dall’inizio un cappellano, con ufficiatura quotidiana per le scolaresche), reliquie, quadri e addobbi.

Nel 1853 sorgono l’asilo infantile e la scuola femminile gestiti dalle Suore Rosminiane, e diventa così uno dei primi ginnasi italiani a fornire istruzione femminile.
Viene eretta Ente morale il 30 agosto 1863.

Le sue aule, che hanno visto molti dei protagonisti della nascente industria biellese assieme a giovani membri della famiglia del fondatore, tra i quali il nipote Quintino, chiudono nel 1986 per mancanza di alunni.
Da allora l’ Opera Pia ha sviluppato attività riguardanti cultura, documentazione, aggregazione di giovani ed ha pubblicato diversi volumi riguardanti la sua storia.

Svolge nella sua sede concerti, mostre di arti figurative, rassegne annuali di poesia, concorsi artistici periodici per giovanissimi.

È anche la sede della Pia Istituzione medico Sella, fondata nel 1854, erede universale del medico filantropo Bartolomeo Sella.

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