Una maestra nell’oristanese è stata sospesa per aver fatto pregare i bambini di una terza elementare. L’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale aveva sostituito una collega e con i bimbi aveva recitato il Padre Nostro e l’Ave Maria. Aveva anche proposto di realizzare un piccolo rosario come braccialetto. Quanto accaduto nella scuola primaria di San Vero Milis non era piaciuto ad alcuni genitori e due madri si erano formalmente lamentate. L’iter ha fatto il suo corso e la maestra 58enne del Nuorese a fine marzo si è vista notificare una sospensione di 20 giorni, non potrà tornare a scuola fino al 15 aprile.
I PRESIDI – “L’azione della maestra è stata inadeguata, la scuola è laica non deve portare gli alunni a professare nessuna religione, quella cattolica, ebraica, musulmana o quale che sia: c’è il rispetto della laicità della scuola e la recita delle preghiere è un’azione non opportuna” ha detto all’Adnkronos Cristina Costarelli presidente dell’Associazione nazionale presidi Lazio. “Detto questo qualche perplessità sorge sul provvedimento preso”. “L’atto andava contestato, ma trovo eccessiva la sanzione messa in atto – ha aggiunto Costarelli – a mio parere avrebbe dovuto essere più leggera. L’azione non giustifica un provvedimento così importante, non c’è proporzionalità”.
FRATELLI D’ITALIA – “Considero assurda ed aberrante la decisione, assunta dal dirigente e dall’Ufficio scolastico Regionale, di infliggere una punizione ad una maestra per il sol fatto di aver recitato una preghiera in classe con i propri alunni”. Francesco Mura, deputato FdI, annuncia un’interrogazione urgente al ministro Valditara per fare luce sul caso della maestra sospesa in Sardegna.
“Quale devastante messaggio, quale imperdonabile disvalore, o peggio, quale insanabile trauma può subire un bambino dal recitare una preghiera, quale che sia la religione di riferimento? – si chiede il deputato Mura – Il messaggio, che vien fuori da tale insensata azione di censura, oltre che essere profondamente sbagliato nei presupposti, è molto pericoloso per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Se il timore è infatti quello che la parola di Dio possa condizionare negativamente la crescita e lo sviluppo dei nostri bambini, ciò potrebbe valere anche per lo studio del pensiero di personaggi come Gramsci o D’Annunzio o di chiunque altro abbia contribuito alla crescita intellettuale della civiltà occidentale e quindi della nostra Nazione”. Il parlamentare barbaricino di Fratelli d’Italia chiede un intervento urgente del ministro dell’Istruzione con l’invio di ispettori nell’Isola. “L’Italia è un Paese laico la cui storia democratica non può prescindere dalle sue radici cattoliche – conclude Mura -. Intendo perciò interessare il Ministro Giuseppe Valditara, affinché ponga ordine e faccia chiarezza su tale incresciosa vicenda, con l’invio degli ispettori ministeriali presso la scuola di San Vero Milis e presso gli Uffici scolastici Regionali affinché siano valutate le reali responsabilità ed assunti i provvedimenti più corretti”.