Nove settembre è il giorno di Italia contro Macedonia, non solo nel calcio. L’Italia campione d’Europa in carica anche nel volley affronta i balcanici in una doppia sfida sia con De Giorgi (CT dell’Italvolley) che con Spalletti. Dominano i pallavolisti che raggiungono i quarti di finale dell’Europeo casalingo, frena invece l’”Italsoccer” che continua a vivere in un incubo da quando Trajkovski gelò il Barbera e l’Italia intera. Se ci pensiamo bene però gli incubi di solito, per quanto spaventosi, esistono solo nelle nostre menti e invece quel che sta accadendo alla Nazionale è pura realtà, stiamo rischiando veramente di mancare la qualificazione ad Euro 2024. Il precedente del playoff fu un successo meritato per gli avversari, bisogna ammetterlo poiché l’Italia quel giorno di 32 tiri non ne riuscì a sfruttare neanche uno e in questi casi il karma calcistico punisce quasi sempre. La Macedonia quindi “non ruba vittorie”, come sosteneva Alessandro Magno il condottiero macedone (che poi in realtà appartiene alla Macedonia greca e non quella indipendente che viene definita del Nord), ma neanche pareggi.
Macedonia-Italia 1-1: la cronaca della partita
Quasi un gioco del destino quello che ha messo la Macedonia del Nord come primo ostacolo per Luciano Spalletti alla guida della Nazionale. L’allenatore campione d’Italia si è subito trovato con l’arduo compito di cancellare -per quanto sia possibile- i fantasmi del playoff palermitano del 2022. Deve subito fare i conti con l’emergenza infortuni che lo priva di Pellegrini e soprattuto di Chiesa, ahinoi quanto ha sofferto e continua a soffrire l’Italia da quando Fede non è più quello di Euro 2020. Milievski non schiera Trajkovski, quello che ormai è stato definito il “carnefice della Favorita”, bensì si affida al “figlio di Luciano” Elmas che quel giorno al Barbera non prese parte alla notte tragica. L’avvio dell’Italia è scoppiettante: Dimarco accende la miccia nel giro di 15 minuti creando due pericolose occasioni insieme a Barella e Cristante (colpo di testa da calcio d’angolo). Un errore tremebondo di Politano rischia di spengere la verve offensiva che pervade gli azzurri in avvio, Miovski spreca tutto. I ragazzi di Spalletti sono lanciati all’attacco, palo di Tonali, seconda occasione per Cristante, rigore in movimento per Politano fermato dal muro di Aliovski e poi il furore dello start si spenge lasciando scorrere il cronometro verso l’intervallo.
Spalletti non perdona il primo tempo di Politano, il cambio è pressoché immediato e all’uscita dagli spogliatoi il giocatore del Napoli si accomoda in panchina, quasi in punizione, per lasciar spazio a Zaniolo. Inizialmente è proprio questo cambio che riaccende la squadra e fa ripartire la giostra, in quel momento la Macedonia era confusa e spaventata, l’Italia aveva in mano la partita: Barella in controbalzo colpisce la traversa e confeziona un assist dal legno per Immobile vantaggio azzurro, ma non sarà sufficiente. L’Italia aumenta il pressing e il possesso palla, spende anche i primi cartellini con Dimarco, Tonali e Zaniolo cercando di conservare il risultato, ma Milievski questo l’aveva previsto. Non bisogna mai dimenticare che ci troviamo sempre nel tunnel dei fantasmi dell’eliminazione dai mondiali, la punizione di Bardhi, il più talentuoso dei suoi, ristabilisce la parità. “Intrappolato in un vuoto con i tuoi fantasmi” canta Matt Bellamy, frontman dei Muse: è proprio ciò che è successo all’Italia nella serata di Skopje. La qualificazione ad Euro 2024 è in forte dubbio, è ancora una volta il momento di analizzare le cause del fallimento, siamo tristemente abituati; si potrebbe addossare le colpe alle prestazioni dei singoli o maledire l’assenza di Chiesa, ma non c’è neanche il tempo per troppi interrogativi. Martedì sera contro l’Ucraina a San Siro la vittoria è un obbligo.
Pagelle Macedonia-Italia 1-1
Macedonia: Dimitrievski 6, Manev 5, Musliu 6/Serafimov sv, Zajkov 5.5, Alioski 7, Ashkovski 6/Dimoski 5.5, Bardhi 6.5, Elezi 6/Alimi 5.5, Atanasov 6/Iljazovski sv, Elmas 5.5, Miovski 5. All. Milievski
Italia; Donnarumma 5, Di Lorenzo 6, Mancini 7/Scalvini 6.5, Bastoni 6.5, Dimarco 6/Biraghi sv, Barella 7.5, Cristante 6.5, Tonali 6/ Raspadori sv, Politano 4.5/Zaniolo 5, Zaccagni 5.5/Gnonto sv, Immobile 7. All. Spalletti.
