Home GoalSet&Match Paolini, la favola continua: prima italiana di sempre in semifinale a Wimbledon

Paolini, la favola continua: prima italiana di sempre in semifinale a Wimbledon

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Jasmine Paolini

Ogni favola è un gioco, la puoi vivere tutta o in un solo momento ed è vera soltanto a metà” cantava Edoardo Bennato. Eppure, Jasmine Paolini sta plasmando la sua favola che si sta rapidamente avvicinando ad un realtà nella quale lei si ritrova con un posto d’onore nell’Olimpo del tennis italiano. Jas si è sganciata definitivamente dall’ombra, anzi dalla luce di Sinner che in passato ha rischiato di abbagliare i suoi successi, ma come la Volpe Rossa lei stessa ha iniziato il suo cammino trionfale dallo scorso autunno. Vedere l’Italia in finale della BJK Cup (la Coppa Davis al femminile) sembrava un caso, ma il torneo per nazioni si è confermato un format in cui non si può arrivare in fondo se non si è trascinati da almeno una fuoriclasse, proprio come hanno fatto Jasmine e Jannik. Persino la vittoria del Masters 1000 di Dubai (un torneo dello stesso calibro dell’Open canadese vinto da Jan ad agosto scorso) non riusciva a brillare di luce propria poiché l’attenzione del mondo del tennis era ancora concentrata sul successo australiano di Sinner. L’estate magica di Jasmine sta cambiando le cose, prima il titolo in doppio agli internazionali di Roma, poi la finale del Roland Garros e adesso un’impresa mai riuscita ad una tennista tricolore: l’Italia ha due stelle tra le più brillanti del firmamento della racchetta.

Errani Paolini ph Ascanio Antolini Ossi

La prima semifinale a Wimbledon di sempre

La breve ed intensa stagione su erba del circuito negli anni scorsi è sempre risultata indigesta ai tennisti italiani, ma ormai da qualche stagione, l’impressione è che anche i nostri azzurri stiano assumendo le caratteristiche degli erbivori. A Wimbledon, dopo la finale di Berrettini del 2021 è arrivata la semifinale di Jannik Sinner lo scorso anno e anche la replica di Matteo al Queens. Oggi, sconfiggendo la rivelazione Emma Navarro, Jasmine Paolini ha sfatato il tabù legato al tennis femminile: neanche la generazione d’oro delle varie Pennetta, Schiavone, Errani, Vinci era arrivata alle semifinali dei Championships. In questo torneo più di ogni altro Jasmine si è ritagliata un posto nel libro di storia del tennis; infatti, se la finale a Parigi era qualcosa di incredibile, ma già visto anni fa con le sue predecessori, la semifinale a Wimbledon può essere il fiore all’occhiello della sua carriera, anche se speriamo possa rivelarsi solo una tappa verso qualcosa di inimmaginabile (almeno fino ad ora). Jas non aveva mai vinto neanche una partita a Church Road prima del 2024 e in attesa di Musetti, è lei a far gioire il tennis italiano nella tradizionale escursione londinese di quest’anno. Il quarto di finale contro Emma Navarro è stato una lezione di gioco impartita all’americana, che non è mai entrata nel match, non per demeriti suoi. Jasmine ha completato quella che può definirsi una “vittoria Graff”, così venivano chiamati i successi di Steffi che spesso chiudeva le partita entro lo scoccare dell’ora di gioco. L’azzurra ha vinto infatti in 57 minuti con un 6-2 6-1 che non lascia molto conforto all’avversaria che era reduce da un successo nel derby con Gauff, colei che ha eliminato Errani/Paolini dal torneo di doppio. Dopo aver perso il servizio al terzo gioco, Jas ha cambiato marcia senza più tremare (forse solo nelle due palle break a sfavore del secondo set) e viaggiando a tutta velocità verso la storia, trasformando la sua favola in realtà.

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