Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
In questa intervista si dà spazio ad una pacifica rivoluzione dei piani alimentari, intrisa da una maggiore consapevolezza e forte senso di responsabilità, terreno fertile per poter mantenersi sani e in forma: tutto questo viene raccontato da Cristina Spadafora, biologa della salute e nutrizionista, impegnata da più tempo sul fronte delle diete personalizzate e al servizio dei suoi pazienti, da cui prende forma il suo motto, espresso in questi termini: “Dieta è completezza, non privazione”.
Di seguito l’intervista a Cristina Spadafora
Prima domanda: ai tempi del Covid-19 sono cambiate le abitudini alimentari degli italiani?Puoi fare chiarezza al riguardo?Certamente!Cercando di non dilungarmi troppo direi che la gente sentendosi privata della sua libertà personale ha riversato tale frustrazione sul cibo, divenendo lo stesso una valvola di sfogo. Il mio ruolo è quello di elaborare diete, atte a migliorare l’alimentazione in ottemperanza a piani alimentari fattibili, che possano diventare uno stile di vita nel lungo periodo.
Come si esce dalla malnutrizione?
Con consapevolezza, definendo le basi di un cambiamento che sia graduale e definitivo, non uno stravolgimento, e con una corretta dieta, individuando i criteri preventivi e di gestione del rischio malnutrizionale.
Chi si rivolge a te in questo periodo?
” Perlopiù donne, spesso mamme e bambini, di cui quest’ultimi sono pieni di zelo e soprattutto diligenti…..i miei pazienti migliori! Spesso le famiglie non sono pronte ad iniziare un percorso alimentare sano, di conseguenza il mio sforzo maggiore è far capire loro che a cambiare le abitudini alimentari non deve essere solo il bambino o la bambina in questione ma tutto il nucleo familiare.
Hai un motto che caratterizza il tuo modus operandi?
Certamente! Il motto è : “Dieta è completezza, non privazione”.
Dieta mediterranea: può essere considerata una vera e propria piramide della salute?Partiamo dal presupposto che non esiste verità assoluta né alimento da demonizzare. La dieta mediterranea può essere uno stile di vita sano, ma non è l’unico, poiché tutto dipende dal quadro clinico del soggetto che si rivolge all’esperto. Migliorare le abitudini alimentari delle famiglie è l’obiettivo cui protendo, e l’impegno è quello di diffondere la cultura scientifica come strumento di progresso, puntando l’attenzione sui benefici che una corretta condotta alimentare può apportare alla qualità della vita.
Una “ricetta dolce” da te suggerita per i nostri lettori?
Alla luce del fatto che la dieta non è privazione, propongo una ricetta sfiziosa e vi regalo un pensiero dolce, per l’appunto i biscotti di mandorle e cioccolato, e sarò lieta di poter spiegare meglio il procedimento a chi mi leggerà.
Hai un messaggio da lanciare alla nuove generazioni?“Ci provo. Mi permetto di invitare i giovanissimi e non solo a ridurre gli zuccheri semplici e a svolgere attività fisica: consigli al limite del banale forse, ma di aiuto concreto e con effetto immediato.
Un grazie va a te per la chiacchierata fresca e giovane, un po’ come noi!
A cura di Matteo Spagnuolo