Torna al Salone d’Onore del Coni a Roma il Premio ‘Sport&Cultura’ organizzato da Asi (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) per la 18esima edizione. La Nazionale italiana di tennis vincitrice della Coppa Davis si è aggiudicata il premio “Atleta dell’anno” intitolato a Carlo Pedersoli, in quanto capace di un’epica impresa che ha regalato a tutti gli italiani alcune tra le più forti emozioni della storia dello sport degli ultimi decenni. Il premio è stato ritirato dal capitano non giocatore Filippo Volandri che ha ripercorso i giorni del trionfo di Malaga.
Sul palco con Volandri anche il capitano della prima Coppa Davis, Nicola Pietrangeli, e Christiana Pedersoli, figlia di Carlo Pedersoli. “E’ un onore essere qui stasera. La nostra vita è cambiata tantissimo, ci siamo resi conto che tutta l’Italia aveva visto la finale di Coppa Davis e quello che ci sta tornando indietro in termini di affetto è qualcosa di straordinario”, ha detto Volandri. Mentre Pietrangeli ha aggiunto: “A distanza di tanti anni capisco ancora cosa vuol dire sollevare quella coppa. Il tennis non è uno sport qualunque, è in assoluto il più difficile, quindi è un’esperienza straordinaria quella di vincere un trofeo così importante”.
Il “Premio Media”, intitolato alla memoria di Gian Piero Galeazzi, è andato a Paolo Pizzo, lo spadista due volte campione del mondo e argento olimpico a Rio de Janeiro 2016 nella prova a squadra, che da ragazzo ha sconfitto un tumore al cervello riscattandosi nella vita grazie allo sport. La sua storia è stata raccontata in un libro e in un film di successo, “La stoccata vincente”. “Grazie all’Asi per questo riconoscimento, molto importante per me. Ho cercato di fare tutto bene fin da piccolino come chi vuole fare la storia. Sono sopravvissuto ad un tumore al cervello e poi mi sono ritrovato sul tetto del mondo”, ha raccontato Pizzo.
“Un premio che vuole esaltare i valori dello sport e che racconta l’impegno di un Ente che ha tagliato il traguardo dei 30 anni di vita. Coni e Federazioni credo abbiano dato un grande impulso allo sport in Italia e prodotto tanti risultati. Lo Stato doveva però dare delle risposte, le ha iniziate a dare. Sport e Salute ne è un esempio. Un intervento diretto dello Stato in questa stupenda e complicata galassia. Lo sport può crescere in Italia solo se lo Stato si rende conto quanto sia importante questa materia. Sport è cultura, bella idea di Pancalli e ci cominciamo a ragionare sopra”. Lo ha detto il presidente dell’Asi Claudio Barbaro, sottosegretario all’Ambiente nel corso dei premi Asi Sport e Cultura al Salone d’Onore del Coni. “Non a caso abbiamo scelto come sede permanente il Salone d’Onore del Coni perchè vogliamo testimoniare la gratitudine del sistema sportivo nei confronti dell’operato dei protagonisti del premio, e anche per offrire loro un palcoscenico ancora più esposto ai riflettori. Da anni cerchiamo di contribuire per dare luce anche alla base dello sport e alle tante storie virtuose che da essa scaturiscono”, ha sottolineato Barbaro.
A vincere il premio “Impiantistica e promozione sportiva”, premio Ics (Istituto per il Credito Sportivo) – conteso da tutte le Amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionali – è la Regione Lombardia, che ha sostenuto il piano di investimenti per il rilancio degli impianti sciistici di Colere. Il premio “Innovazione tecnologica” è stato vinto da Eathlon, la cui missione è quella di combinare scienza e tecnologia avanzata per fornire un servizio su misura finalizzato alla realizzazione di soluzioni nutrizionali digitali personalizzate per gli sportivi. Mentre il premio “Gesto Etico – Fabrizio Quattrocchi” se lo è aggiudicato La Fairplay School è un’associazione sportiva che promuove la totale accessibilità allo sport per i bambini. La storia per la quale ha vinto il premio è quella di Al Bdeiwi Diya Talal.
Siriano, a cinque anni calpesta una bomba inesplosa che gli causerà l’amputazione di un arto. Fairplay School, con Luca Zavatti e Marco Ghirotto, cofondatori, lo avviano e lo incoraggiano alla pratica sportiva. Oggi Al Bdeiwi Diya Talal gioca nella As Roma amputati. Premio ex aequo a Sofia Bergo, canoista di 15 anni di Gavello, un piccolo comune in provincia di Rovigo che nel maggio scorso, impegnata sul suo K1 nella water marathon, una discesa di 20 chilometri, nelle battute finali, quando era in piena corsa per una medaglia, si è fermata a soccorrere un’avversaria, Gioia Bortolotto, che poi l’ha preceduta sul podio. Il Premio Enel X, infine, se l’è aggiudicato Link Fitness, un innovativo e sostenibile centro fitness di Firenze.
Nel corso della serata è intervenuta anche la nuotatrice azzurra, Simona Quadrella, oro nei 400 dei recenti europei in vasca corta di Budapest, che ha ricevuto una benemerenza da Novella Calligaris. “I miei Europei in vasca corta non erano iniziati nel migliore dei modi, ma sono finiti molto bene grazie all’oro nei 400. Sono molto contenta di questa medaglia e va bene così, anche perché stiamo lavorando duro perché l’obiettivo sono le Olimpiadi”, ha detto la Quadarella. Alla serata ha preso parte anche Marco Mezzaroma, Presidente di Sport e Salute che ha sottolineato come “lo sport è cultura, ma anche salute. Le 12.000 associazioni affiliate all’Asi ci fanno capire il grande lavoro di assoluto valore che fa questo Ente di promozione per la diffusione dello sport tra i cittadini”.
Mentre Silvia Salis, vice presidente vicario Coni ha aggiunto: “I valori insiti in questo premio sono quelli che condividiamo, perché integrano lo sport di vertice e lo sport per tutti, premiando chi lo sport lo pratica a qualsiasi livello”. Luca Pancalli, Presidente del Cip ha detto: “E’ un piacere essere qui, perché un premio allo sport e alla cultura sono quanto di più vicino alla mia filosofia: da sempre dico che lo sport deve essere cultura per far si che questo paese faccia un vero salto di qualità”.
Mentre Beniamino Quintieri, Presidente dell’Ics ha aggiunto: “Investire nell’impiantistica sportiva significa investire anche nel sociale in quanto si favorisce la creazione di strutture sempre più moderne e all’avanguardia e in grado di diventare dei veri centri di socialità per il territorio. Valori che Ics si impegna a rispettare quotidianamente e che incarnano anche quelli del premio Sport&Cultura e dell’Asi”. Infine l’ad di Sport e Salute Diego Nepi Molineris parlando dello Stadio Olimpico ha detto: “sono diventato maggiorenne in questo stadio. E’ un impianto molto duttile, dove si gioca calcio e rugby, si svolge l’atletica, e una serie di attività come i concerti. Per farlo vivere 365 giorni l’anno oggi c’è anche un tour esperienziale. Poterlo gestire è una bellissima responsabilità”.
Fonte: ADNKRONOS.COM