Le associazioni professionali dei cuochi chiedono a parlamento e governo di intervenire per dichiarare la loro professione usurante. Si tratta dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, (ADG), l’Associazione Professionale Cuochi Italiani (APCI ), Charming Italian Chef (Chic ) e JRE Italia, quattro importanti associazioni di cuochi aderenti a #FareRete, progetto a cui hanno aderito oltre 30 realtà associative del settore ristorazione e accoglienza con lo scopo di avere una voce in grado di rappresentarli negli obiettivi comuni.
In una nota, indirizzata al ministro competente e alle relative commissioni parlamentari, le associazioni di categoria scrivono: “L’importante storia della ristorazione italiana e la sua celebrata tradizione meritano un’attenzione specifica da parte delle Istituzioni. L’intervento delle Istituzioni costituirebbe un segnale di vitale importanza, a beneficio di tutto il comparto e delle generazioni future”. Nel loro comunicato le associazioni specificano “ “L’attuale situazione del comparto, acuita dalla crisi pandemica, ha creato una serie di conseguenze negative su molti aspetti, da cui è scaturito – tra l’altro – l’elevato numero di giovani che abbandonano tale tipologia di lavoro ritenuto non più attrattivo ma altamente impegnativo. “Le difficili condizioni in cui operano i nostri professionisti a ogni livello”, prosegue la nota, “incidono sulla stanchezza, aumentano lo stress psico-fisico, riducendo conseguentemente la vita di relazione sia pubblica sia privata. Il contesto normativo che caratterizza il mercato è di per sé connotato da limitazioni e iter procedurali particolarmente impattanti per il business delle aziende che operano nella ristorazione”