Oggi venerdì 15 ottobre alle 15,45 è stato presentato al Salone del Libro di Torino presso la Sala Londra del Centro Congressi il libro “Jewish Lives Matter” (Giuntina) della giornalista e scrittrice Fiamma Nirenstein e l’autrice ha dialogato con Domenico Quirico e Gianni Vernetti.
Evento con Green Pass obbligatorio e ingresso senza prenotazione.
Seguirà domenica 17 ottobre la presentazione presso la Fondazione Spadolini, Pian de’ Giullari a Firenze. L’autrice dialogherà con Marco Carrai, Franco Camarlinghi e Edoardo Tabasso. Modererà Cosimo Ceccuti.
Evento con Green Pass e prenotazione ingresso obbligatori.
La giornalista e scrittrice Fiamma Nirenstein vive tra Gerusalemme e Roma ed è una nota esperta di antisemitismo, conflitto in Medio Oriente, Islam, terrorismo e atteggiamento europeo nei confronti di ebrei e minoranze. Ha iniziato la sua carriera nel 1977 ed è stata, tra l’altro, editorialista di Panorama, L’Espresso ed Epoca. I suoi libri e articoli hanno aperto in Italia la discussione sull’ antisemitismo, l’antisionismo e la sinistra e il fulcro di tutto il suo lavoro è la lotta contro il totalitarismo e il terrorismo in quanto collegati all’antisemitismo ormai trasformatosi in odio per Israele. Queste le sue significative parole su questa sua ultima opera che intende offrire al lettore un interessante spunto di riflessione: “Spero che questo mio nuovo libro riesca a interrompere la catena di pregiudizi che oggi corrompe il pensiero divenuto la religione del nostro tempo, quello che pone al centro i diritti umani. Il biasimo, di fatto antisemita, dello Stato d’Israele trasformato nel discorso pubblico in Stato di apartheid, colonialista, imperialista, persecutore di minoranze, non ha nulla a che vedere con i diritti umani, al contrario interrompe il circolo del pensiero democratico e lo travolge come ha sempre fatto ogni movimento antisemita, mettendo a rischio tutti.
Questi attacchi non sono certo un esempio di “legittima critica”, che invece ci piace sempre, e nel libro spiego perché. Chi mi legge sa che sono tanti anni che rifletto sulla persecuzione ideologica degli ebrei e dello Stato degli Ebrei, ma adesso, dopo la miniguerra con Gaza, ho dovuto scrivere di getto questo libro, e rispondere anche a dei miei tormenti interiori, che immagino siano anche i vostri: perché l’antisemitismo si è annidato nel pensiero “intersezionale”?
E che cosa dobbiamo fare contro questo guaio, che capita proprio a noi, persone sempre impegnate per i diritti e la democrazia?”.