IQ. 13/03/2013 – Nel mese di febbraio 2013, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,9% nei confronti di febbraio 2012 (era +2,2% a gennaio), dati questi che confermano le stime provvisorie.
L’ulteriore rallentamento dell’inflazione a febbraio è in parte imputabile alla frenata della crescita su base annua dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,1%, dal +4,8% di gennaio).
Un ulteriore fattore di contenimento dell’inflazione è riconducibile al calo dei prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni (-4,2% in termini sia congiunturali sia tendenziali).
L’inflazione acquisita per il 2013 è pari allo 0,8%.
A febbraio l’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende a +1,5% dal +1,7% di gennaio.
Al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo è in netto rallentamento (+1,5% da +1,8% di gennaio).
Rispetto a febbraio 2012, il tasso di crescita dei prezzi dei beni scende al 2,0%, dal 2,3% di gennaio, e quello dei prezzi dei servizi si porta all’1,7% (era +2,1% nel mese precedente). Pertanto il differenziale inflazionistico tra beni e servizi si amplia, rispetto a gennaio, di un decimo di punto percentuale.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori aumentano dello 0,4% su base mensile e del 2,4% su base annua, in ulteriore rallentamento dal 2,7% di gennaio.
A febbraio 2013, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce su base mensile dello 0,2% e aumenta su base annua del 2,0% (dal 2,4% di gennaio). Anche in questo caso sono confermate le stime preliminari. La flessione congiunturale è in larga
parte dovuta alla dinamica dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto.
L’indice IPCA a tassazione costante (IPCA-TC) diminuisce dello 0,2% sul piano congiunturale e aumenta dell’1,9% su quello tendenziale.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, non varia su base mensile e aumenta dell’1,8% su base annua.