Nel mese di novembre 2013, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione congiunturale dello 0,4% e un aumento dello 0,6% su base annua, in rallentamento rispetto alla dinamica rilevata a ottobre (+0,8%).
Il rallentamento dell’inflazione a novembre, il terzo consecutivo, è imputabile a un’ulteriore attenuazione delle dinamiche inflazionistiche che coinvolge tutte le tipologie di beni e servizi con particolare intensità nei beni energetici e negli alimentari freschi, al netto dei quali la crescita dell’inflazione (“inflazione di fondo”) resta stabile all’1,2%. Anche al netto dei soli beni energetici, l’inflazione segna lo stesso valore registrato a ottobre (+1,1%).
La dinamica congiunturale dell’indice generale è dovuta alle diminuzioni dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,0%), sui quali incidono fattori stagionali, e al calo dei prezzi dei Beni energetici (-0,9%).
L’inflazione acquisita per il 2013 scende all’1,1% dall’1,2% di ottobre.
Rispetto a novembre 2012, il tasso di crescita dei prezzi dei beni resta stazionario allo 0,1% e quello dei prezzi dei servizi scende all’1,2% (era +1,4% nel mese precedente). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di due decimi di punto percentuale rispetto a ottobre 2013.
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,1% su base mensile e crescono dello 0,8% su base annua (lo stesso valore rilevato a ottobre).
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,4% su base mensile e aumenta dello 0,6% nei confronti di novembre 2012, con una decelerazione di due decimi di punto percentuale rispetto a ottobre (+0,8%).