Buongiorno deliziosi amici di questa rubrica, sto passando delle giornate a dir poco divertenti, meno rilassanti scriverei, ma se penso alle risate che mi fanno fare le mie due nipotine, mi passa anche la stanchezza.
Gaia è di una vivacità impressionante, non le si riesce a star dietro, molte volte è talmente tranquilla che neanche la si sente, ma quando inizia a ridere allora diventa addirittura…..pericolosa.
L’altro giorno per esempio, avevo preparato sia lei che Laura per uscire ma, arrivata vicino la porta di casa, mi sono ricordata di aver dimenticato i fazzoletti, così mi sono andata a prenderli per metterli in borsa e lei…….non c’era più.
L’ho chiamata e non avendo risposta, ho guardato in uno dei bagni, dove solitamente va a nascondersi ed era nel bagno del nonno, ma come mi ha vista con uno scatto ha aperto l’acqua del bidet e….si è bagnata una manica, allora l’ho presa per portarla nel bagno dello zio dove c’è il phon e le ho sfilato maglietta, ebbene lei si è divincolata ed ha aperto nuovamente l’acqua bagnando il pavimento.
Cosa avreste fatto voi cari colleghi?
Io ho preso Gaia e l’ho messa seduta sul mobile pensando: “almeno la controllo mentre asciugo la manica”…….macché, lei si è appropriata subito del contenitore del borotalco, in un secondo ha preso il piumino e si è imbiancata i pantaloni, allora l’ho messa in piedi per infilarle la maglietta ormai asciutta e spolverarle i pantaloni, Gaia più veloce della luce, ha “arranfato” una spazzola che era sopra la mensola posta sul mobile e c’è mancato poco che non mi colpisse un occhio……
Ad un certo punto ho detto a Laura che rideva a crepapelle, di aprire la porta di casa ed uscire, sperando così di essermi salvata dalla furia distruttrice di Gaia, la quale nonostante stesse in braccio a me è riuscita a rovesciare per terra tutte le chiavi contenute nell’alzatina che ho vicino all’entrata……..
Finalmente sono riuscita a portar fuori le bimbe e a rilassarmi un po’ ma quanta fatica colleghi miei, è proprio vero che i bambini non sono tutti uguali, con Laura francamente non ho avuto di questi problemi anche perché aveva l’abitudine di starmi in braccio tutto il tempo fino allo scorso anno e se potesse lo farebbe anche ora, ma sa che il peso mi sta compromettendo la colonna vertebrale e allora rinuncia, mi viene vicino e mi dice “ti voglio tanto bene nonna ciona”
Basta questa piccola frase a ripagarmi di qualsiasi sforzo, soprattutto perché dopo due secondi anche Gaia mi guarda e attaccandosi alle mie gambe urla :”nonna cioa” e mi stringe forte………cosa non si farebbe per figli e nipoti!
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Un abbraccio virtuale
nonna ciona