Siamo ormai cresciuti e crescendo si cambia, alcuni in meglio, altri in peggio. ci sono alcuni però che si ostinano a non voler crescere, tanto sono rimasti avvinti al loro passato, all’interno del quale l’amore inondava tutto con le sue inconfondibili fragranze, sperando che prima o poi esso, con dentro tutti i sogni, passi di lì a prenderli per mano e farli nuovamente suoi.
Non so voi, ma io sono tra questi e da ciò nasce questo mio pensiero, dal ricordo di quei colori, quegli odori e quei sapori dolci, nella speranza che riavvicinandoli per una volta al naso e alla bocca, chissà….si possa riconquistare il cuore di ognuno di noi e poterci mettere nuovamente in viaggio alla riscoperta di quei profumi e sapori antichi.
Magari prendendoci per mano.
STAMO SPROFONNANNO DA ‘N ERA A COLORI.
QUANNO SI APPOGGIAVI UN MATTONE A TERA.
NASCEVA SUBBITO ‘NA CATENA ALBERGHIERA.
A ‘NO SBIADITO BIANCO E NERO D’APPASSITI FIORI.
UN TEMPO C’AVEVI L’ACCOMPAGNO NER DOLORE.
UNITI L’UN L’ALTRO, NO DA CHIODI,MA DA CERNIERE.
MEMORIA DE ‘N TESORO CUSTODITO NER FORZIERE.
INGENTILITITO DA ‘NA FRAGRANZA DORCE DE ‘N FIORE.
ANDO’ STANNO RINTANATI QUE LI TEMPI PROFUMATI
QUANNO S’ERA TUTTI RICCHI NELLA NULLATENENZA.
SOSPINTI DALLA FAME BONA, QUELLA DELL’AFFAMATI.
PE ARIDISEGNA’ ‘NERA DE PROFUMI E DE COLORI.
‘N ABBASTA RITIRA’ FORA QUELLO CHE C’HAI.
TOCCA TORNA’ A AMA’ LI FIORI E RISCOPRISSE BONI PITTORI.
Affettuosamente Mario Brozzi