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Prorogata fino a settembre la mostra “All’ombra di Leonardo” alla Reggia di Venaria a Torino.

All'ombra di Leonardo. Arazzi e cerimonie alla corte dei papi. A cura di Alessandra Rodolfo ed Andrea Merlotti Durata: fino al 3 settembre 2023. Sede espositiva: Reggia di Venaria, Sale delle Arti, Piazza della Repubblica 4, 10078, Venaria Reale.

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 LA MOSTRA

All’ombra di Leonardo. Arazzi e cerimonie alla corte dei papi, la preziosa mostra della Reggia di Venaria organizzata con l’importante partecipazione dei Musei Vaticani, è prorogata fino al 3 settembre 2023.
Un’occasione imperdibile per compiere un viaggio all’interno di alcune fra le più importanti cerimonie papali, ospitate in ambienti solenni impreziositi da straordinarie opere d’arte, legate a nomi di Leonardo Raffaello. Arazzi, quadri, incisioni ed oggetti raccontano una storia che affonda le sue radici lontano nel tempo, immergendo il visitatore in un mondo di tradizioni e antichi riti della Chiesa Romana.

IL PROGETTO ESPOSITIVO

La storia che si racconta è legata ad un arazzo raffigurante l’Ultima Cena di Leonardo, donato nel 1533 dal re di Francia Francesco I al pontefice Clemente VII.
Nella preziosa opera, realizzata dopo il 1516 e interamente tessuta in oro e seta, l’Ultima Cena milanese è trasposta con assoluta fedeltà, ma con un’importante variazione. Lo sfondo – che nell’originale è quasi un’astrazione – diviene un’architettura rinascimentale: come se l’Ultima Cena si svolgesse alla corte di Francia, dove Leonardo visse dal 1516 al 1519, ed è ormai opinione di molti che il cartone dell’arazzo, su cui fu poi effettuata la successiva tessitura, sia stato realizzato in Francia sotto la supervisione dello stesso Leonardo.

Quando lo ebbero nelle loro collezioni, i pontefici decisero di utilizzare l’arazzo per alcune delle più importanti e suggestive cerimonie religiose della corte papale, in particolare nella Lavanda dei Piedi. Qui il panno leonardesco intrecciò la sua storia con un altro arazzo, di grande rilievo e bellezza, anch’esso esposto in mostra: quello per il dossale del baldacchino papale, realizzato sempre per Clemente VII dagli allievi di Raffaello, che avevano lavorato con il Maestro nelle celeberrime Stanze Vaticane e nelle Logge del palazzo.

Clicca qui per scoprire di più.

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