L’ayatollah Ali Khamenei ha dato ordine all’Iran di colpire direttamente Israele in risposta all’uccisione a Teheran del leader di Hamas Ismail Haniyeh.
Lo riporta il New York Times citando tre funzionari iraniani a conoscenza dell’ordine. Allarme nel mondo per le conseguenze del blitz. Russia, Cina e Paesi arabi condannano lo Stato ebraico. L’azione del governo Netanyahu attua la strategia degli omicidi mirati ed è un’umiliazione per l’immagine degli ayatollah iraniani.
Teheran prepara la risposta e mobilita le milizie regionali dal Libano allo Yemen per attaccare Israele. Gli Stati Uniti, con il Segretario di Stato Blinken, affermano di non essere stati ‘né coinvolti né informati’ e insistono per il cessate il fuoco a Gaza come ‘imperativo’ immediato. Tajani pronto a riferire in Parlamento. Hezbollah annuncia che è stato ritrovato il corpo del leader militare Fuad Shukr, ucciso da un attacco israeliano a Beirut.
Il Cremlino afferma che l’uccisione di Haniyeh ‘ostacola la pace’. Mentre per Berlino ‘è sbagliata la logica delle rappresaglie’. L’ala militare di Hamas tuttavia annuncia ‘enormi conseguenze in tutta la regione’. E i vertici dell’Iran puntano l’indice su Israele: ‘Li faremo pentire di quello che hanno fatto’. Domani funerali di Haniyeh a Teheran.
“Abbiamo inferto colpi devastanti a tutti i nostri nemici”, ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una dichiarazione pubblica dopo il gabinetto di sicurezza.
Un funzionario iraniano ha dichiarato che “agenzie di sicurezza” della Repubblica islamica decideranno “la nostra strategia di risposta” all’assassinio di Haniyeh.
“Un atto codardo e uno sviluppo pericoloso”. Così il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l’uccisione del capo politico di Hamas, invitando “il popolo palestinese e le forze popolari all’unità, alla pazienza e alla fermezza di fronte all’occupazione israeliana”.
L’assassinio del leader di Hamas rappresenta una grave escalation che non raggiungerà i suoi obiettivi, ha dichiarato il funzionario della fazione islamica Sami Abu Zuhri, citato dai media israeliani.
“L’assassinio del comandante Ismail Haniyeh è un atto codardo e non passerà sotto silenzio” ha aggiunto Musa Abou Marzouk, uno dei maggiori dirigenti di Hamas in una delle prime dichiarazioni. Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno dichiarato che “stanno indagando sull’incidente della morte del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh e annunceranno i risultati dell’indagine in seguito”.
‘Sulla morte di Haniyeh riserbo ufficiale di Israele’. “Riserbo ufficiale in Israele, nessuna assunzione di responsabilità da parte del Governo e dall’Idf”, in seguito all’uccisione del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh durante la notte a Teheran. Lo ha detto la Radio militare israeliana.
La tv di Stato iraniana riferisce che l’uccisione di Ismail Haniyeh ritarderà di diversi mesi l’accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza e provocherà una rappresaglia da parte dei gruppi sostenuti dall’Iran nella regione. Lo riportano i media israeliani. Funzionari iraniani sottolineano che le dichiarazioni della televisione di Stato riflettono le opinioni del leader supremo Khamenei e del governo.
Gallant: ‘Pronti ad ogni possibilità’
“Non vogliamo la guerra ma ci prepariamo a tutte le possibilità. Faremo il nostro lavoro a tutti i livelli”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Poi, facendo riferimento al raid su Beirut ha affermato: “L’esecuzione è stata mirata, di alta qualità e limitata”.
Fonte: ANSA.IT