E’ rientrata in Italia Farah, la ragazza pakistana di 19 anniresidente a Verona costretta ad abortire in patria dai parenti. La giovane era stata stata riportata in Pakistan con l’inganno per costringerla interrompere la gravidanza.
Farah era riuscita a inviare un ultimo messaggio al fidanzato, anche lui di origine pakistane ma adottato da una famiglia veronese e cittadino italiano, in cui lo informava del’inganno. La ragazza aveva anche inviato un audio a una compagna di classe, dove raccontava di essersi fidata dei genitori e di essere stata tenuta legata per otto ore prima di abortire.
Alla fine, anche grazie all’intervento di Roma, la ragazza è stata ospitata nella residenza dell’ambasciatore italiano ad Islamabad. Oggi è atterrata all’aeroporto di Malpensa su un volo in arrivo da Abu Dhabi alle 7.30. E dopo aver passato tutti i controlli di rito la diciannovenne è stata fatta uscire dallo scalo da un passaggio secondario.
Il Ministro degli esteri Angelino Alfano scrive: “Farah è finalmente tornata in Italia e si trova adesso in un luogo sicuro. Grazie al lavoro diplomatico dell’ambasciata italiana a Islamabad e alla collaborazione con le autorità pakistane”.