IQ. 14/06/2013 – La diplomazia culturale al fianco della diplomazia per la crescita, per contribuire al rilancio dell’economia nazionale e di un patrimonio – quello italiano – che è il più ricco al mondo e che “troppo spesso” è stato “trascurato e talvolta deturpato”.
Così il Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino, nel suo saluto di apertura al I Simposio Internazionale sulla Diplomazia Culturale, ha ribadito l’impegno della Farnesina alla valorizzazione dell’immenso serbatoio culturale della penisola. Un serbatoio che, nella congiuntura attuale, può risultare decisivo per il rilancio economico del Paese.
Bonino, momento di sfruttare enormi potenzialità cultura e creatività Italia
“Le potenzialità della creatività, della cultura e della lingua italiane sono enormi. Ma dobbiamo evitare di ripetere gli errori del passato. L’Italia sconta ancora il ritardo con cui ci siamo accorti che in Asia, Africa e America Latina miliardi di uomini e donne si sono affacciati nel mercato globale” e “guardano all’Italia e alla nostra cultura come fonte di ispirazione e di arricchimento” ha spiegato Emma Bonino aprendo gli incontri che si terranno fino a venerdì a Palazzo Giustiniani. Secondo il Ministro, quindi, “per rispondere alla crescente domanda di Italia, occorre lavorare insieme e liberarci da vecchi interessi corporativi e da approcci burocratici. Tale spirito va condiviso con le istituzioni competenti e, in particolare, con il Ministero dei beni e delle attività culturali, con il Ministero dello sviluppo economico e il commercio con l’estero e con le strutture culturali esistenti, come la Società Dante Alighieri”. E in questo quadro – ha rimarcato il titolare della diplomazia italiana – un punto deve essere chiaro: “perché se è vero che la cultura ha bisogno dell’economia, è ancor più vero che l’economia ha bisogno della cultura per dare solidità e continuità alla sua proiezione all’estero”.
Il ministro, rilancio economia e prima priorità nostra politica estera
In questo contesto il Ministro Bonino ha citato il ruolo che potrà avere l’EXPO di Milano 2015, il più grande vento internazionale che si avrà in Italia nei prossimi anni. “L’EXPO e altre manifestazioni culturali possono contribuire al rilancio dell’economia, prima priorità della politica estera italiana”, ha sottolineato il titolare della Farnesina che, allargando il campo del suo intervento, ha poi ricordato come la manifestazione che si terrà tra due anni sia “stata concepita come una festa di integrazione culturale dei popoli”.
Bonino, sistema federale è il più adatto a cogliere pluralità cultura europea
Per il Ministro, infatti, “la coscienza della sua diversità è la marcia in più dell’Europa” e “se la cultura europea è ispirata e forgiata dalla diversità e dalla pluralità, il sistema più capace di coglierne l’essenza e di tradurla in istituzioni non può che essere quello federale”. Prospettiva federale che, per Emma Bonino, non va considerata come un’utopia. “Nessun Paese europeo può pretendere di vincere da solo le grandi sfide della diplomazia culturale. Per costruire un fronte unico a difesa dei valori di libertà, diversità e pluralità, occorre un’azione di ampio respiro che solo un soggetto realmente globale, come gli Stati Uniti d’Europa, potrà efficacemente assicurare”, ha concluso il Ministro.