Quello che si sta celebrando in questi giorni è un rito collettivo, un passaggio generazionale. C’è stato un calcio prima, e ci sarà un calcio dopo Francesco Totti. Tanti ragazzi sono nati e cresciuti quando il capitano della Roma era già in campo, non hanno mai conosciuto un campionato senza Totti. Ora comunque vada qualcosa cambierà. Era un presenza scontata, con una caratteristica unica. La sua longevità gli ha permesso di salutare campioni come Baggio, Ronaldo e Del Piero. Ma lui c’è sempre stato. Per questo per lui è così difficile decidere dii smettere. E oggi persino i nemici della Curva Nord laziale gli rendono omaggio.