2′ Pastore (R), 19′ Castagne (A), 22′ e 38′ Rigoni (A), 60′ Florenzi (R), 83′ Manolas (R)
Roma (4-3-3): Olsen; Florenzi (73′ Schick), Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante (46′ Nzonzi), De Rossi, Pellegrini (46′ Kluivert); Under, Dzeko, Pastore. All. Di Francesco
Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Mancini (64′ Toloi), Palomino; Castagne, Valzania (53′ De Roon), Pasalic, Ali Adnan; Pessina (50′ Hateboer), Rigoni, Zapata. All. Gasperini
Che spettacolo all’Olimpico! E’ il caso di dirlo e il merito è di Roma e Atalanta equamente diviso. La bellezza del gol di Pastore che nemmeno dopo 2′ ha deliziato i tifosi con un gol di tacco straordinario. La splendida reazione dell’Atalanta capace di imprimere un ritmo forsennato a una gara che sembrava iniziata malissimo ma che poi è stata sapientemente ribaltata dagli uomini di Gasperini. E’ stato il giorno della scoperta di Emiliano Rigoni, argentino proveniente dallo Zenit, e delle infinite risorse di un’Atalanta che, in parte con la testa a Copenaghen, ha schierato una formazione tutt’altro che tipo. Tenere il Papu Gomez in panchina è un lusso ma il gioco ha sopperito alle assenze dei big. Troppo brutta la Roma per i primi 45′, incapace di gestire la furia atalantina con un centrocampo formato da Cristante, De Rossi e Pellegrini. Sagace Di Francesco, nell’intervallo, nel riuscire a rimettere le cose a posto: dentro i centimetri di Nzonzi e la freschezza di Kluivert e Pastore (che aveva cominciato da punta esterna) riportato mezz’ala per restituire alla costruzione del gioco maggiore qualità. Impagabile Florenzi, stoico e gladiatore, nel suonare la carica con il gol del 2-3 salvo dover poi abbandonare la battaglia per infortunio. Nell’ultimo quarto di gara, poi, l’Atalanta non è riuscita (come aveva fatto fino ad allora) a rintuzzare gli attacchi della Roma e, su calcio di punzione, è arrivato il tocco di Manolas che evita una sconfitta pesante ai giallorossi. Per Gasperini le risposte attese: oltre al punto, prezioso, la consapevolezza che questa Atalanta ha una rosa completa in grado di gestire anche due competizioni importanti come il campionato di serie A e l’Europa League. Copenaghen avvisato.