L’ evento finale aprirà il Colosseo a musiche, suoni, danze e sapori da ogni parte del mondo, con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti e l’esibizione di Moni Ovadia con l’orchestra di Rom e Gagé.
Il progetto, articolato in visite narranti alla mostra, incontri con artisti delle varie comunità, percorsi didattici e linguistici, ha coinvolto in 3 mesi più di 800 stranieri da 20 paesi d’Africa, Asia, Est Europa e America latina, restituendo ai fruitori il senso di quelle radici comuni che la mostra rivela al tempo dell’impero romano e che oggi possono essere alla base di una comunità globale.
All’iniziativa hanno partecipato importanti attori del mondo culturale e sociale: il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di RomaTre, l’Università per Stranieri di Siena, le associazioni Idos e Scuole Migranti, scrittori e artisti stranieri residenti in Italia, come Amara Lakhous, Igiaba Scego, Pap Khouma e Ribka Sibhatu.
