La Uil fpl di Roma ha condotto un’indagine sui tempi di attesa, aggiornati al 31 Dicembre 2012, in tutte le Asl, Policlinici, Irccs ed Aziende Ospedaliere di Roma e Provincia confrontandoli con i dati di Aprile, ed i risultati sono assolutamente deprimenti.
A dichiararlo è il Segretario Provinciale della Uil Fpl di Roma Paolo Dominici.
I tempi per prenotare le Ecografie del Capo e del Collo sono drammatici. Ad Aprile ricordiamo molto velocemente che era impossibile una prenotazione entro i 300 giorni in molti Ospedali Romani, tranne l’Asl Roma B con attese sino 5-6 mesi, presso l’Inrca (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani) con attese sino a 7 mesi, con situazioni leggermente migliori in Provincia con disponibilità più ‘abbordabili’.
Dai nostri dati aggiornati al 31 Dicembre 2012, non ci risulta possibile prenotarla presso l’Asl Roma A, presso l’Asl Roma C, presso l’Asl Roma D e presso l’Asl Roma E, ne al Policlinico Tor Vergata, Umberto I, San Camillo, San Filippo Neri, San Giovanni Addolorata. Alla Roma F occorre attendere sino ad Agosto del 2013 al Padre Pio di Bracciano. Migliori i tempi nell’Asl Roma B con i suoi 45 giorni a Bresadola ma anche disponibilità a Tenute di Torrenova.
La situazione non migliora per altri esami prosegue Dominici.
Ad esempio per una Ecogradia Cardiaca-Ecocardiogramma M/B ad Aprile occorreva attendere 5 mesi nell’Asl Roma H, 8 mesi nell’Asl Roma D, 10 mesi presso l’Asl Roma F sino a un anno circa presso l’Asl Roma C ed il San Camillo Forlanini.
Oggi se prenotiamo questo esame la prima disponibilità reale (escludendo eventuali disdette singole) è a 7 mesi presso l’Asl Roma A (Poliam.Gentile Fabriano o Tripoli),presso l’Asl Roma C (Apulia)e presso l’Asl Roma H, a Settembre 2013 presso l’Asl Roma E (Piazza San Zaccaria Papa) e per l’Asl Roma F, a Novembre del 2013 presso il San Camillo Forlanini e Dicembre 2013 all’Umberto I.
Nessuna disponibilità invece nell’Asl Roma B, presso il PTV, il San Giovanni, il SFN e A.O.Sant’Andrea ed Ifo.
Buoni i tempi, rispetto alle rilevazioni di Aprile, per l’Asl Roma D con tempi di attesa di 45 giorni presso il Poliamb.Ramazzini.
Stessi tempi di attesa rispetto alle rilevazioni di Aprile per prenotare un esame Ecocolordoppler Cardiaco Riposo o Dopo Sforzo, con una media di 200 – 350 giorni a seconda delle Asl o Aziende Ospedaliere o Policlinici: Giugno/Luglio del 2013 presso l’Asl Roma B (Antistio), nell’Asl Roma A (Fabriano), nell’Asl Roma C (Apulia),Asl Roma H (Anzio o Rocca Priora), Agosto 2013 all’Asl Roma E (Tor di Quinto) e presso il Policlinico Tor Vergata, Settembre 2013 presso l’Asl Roma F (San Paolo-Civitavecchia) e presso l’Umberto I, presso l’Ircss Spallanzani e Sant’Andrea occorre attendere Novembre 2013.
Nulla al San Giovanni Addolorata ed Ifo.
Buoni i tempi nell’Asl Roma D sempre a Ramazzini (dove probabilmente hanno rilanciato, in data recente, le agende con queste disponibilità).
RISONANZA MAGNETICA – Appare invece drammatica la situazione per le risonanze magnetiche. Anche in questo caso niente è mutato rispetto ad Aprile nel caso si voglia prenotare una Risonanza Magnetica del Cervello e del Tronco Encefalico. Occorre attendere una media di 210 – 350 giorni per alcune strutture ospedaliere come l’Asl Roma B con il Policlinico Casilino a Luglio, o Agosto 2013 presso il San Camillo Forlanini (anche se a Marzo ci sono le disponibilità per gli Utenti affetti da Patologie Demielizzanti come scerosi multipla o sclerosi a placche), Ottobre nell’Asl Roma D (ad accezione di qualche disponibilità presso il Di Liegro a Gennaio 2013), Novembre 2013 presso il PTV ed il Sant’Eugenio dell’Asl Roma C.
Nessuna disponibilità presso l’Asl Roma A, presso l’Asl Roma E, presso l’Asl Roma H, presso il SFN, presso il San Giovanni e presso l’Umberto I.
Nonostante i nostri continui appelli – conclude il Segretario Uil Fpl Paolo Dominici – sia la Polverini che l’attuale Commissario Bondi non sono stati in grado di abbattere i tempi di attesa di questi importanti esami. Questo a nostro avviso è possibile includendo nel Re.cup le strutture private accreditate (per lo meno per gli esami ritenuti critici), oltre ad obbligare le strutture pubbliche ospedaliere ad ampliare le disponibilità delle proprie agende dall’attuale 40-50% ad almeno il 75%.