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ROMA-NAPOLI 1-4

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La squadra di Ancelotti vince una gara a senso unico e si riporta a -15 dalla Juve, complicando i piani Champions dei giallorossi. Sblocca subito Milik con una magia, poi Perotti trova il momentaneo pari su rigore. Nella ripresa Mertens (4° marcatore all time in A nella storia del Napoli), Verdi e Younes travolgono definitivamente i ragazzi di Ranieri.

2′ Milik (N), 45+4′ rig. Perotti (R), 49′ Mertens (N), 54′ Verdi (N), 81′ Younes (N)

La risposta dopo la Spal non è arrivata. La Roma sprofonda anche contro il Napoli e mette a serio rischio la corsa al quarto posto. Gara a senso unico quella dell’Olimpico, con i ragazzi di Ancelotti che passeggiano e si prendono i tre punti senza forzare, mostrando segnali più che positivi in attesa della doppia sfida di Europa League contro l’Arsenal. Europa che resta l’obiettivo dei giallorossi, ma la strada pare terribilmente in salita. Al netto degli infortuni, la squadra di Ranieri infatti non mette mai in difficoltà gli avversari, riuscendo a rendersi pericolosa su azione solo al 73’, con la traversa di Nzonzi da posizione ravvicinata. L’orgoglio finale non basta a raddrizzare una partita mai in discussione e decisa dal differente approccio nei due tempi. I fischi del pubblico, al termine del 4-1, sottolineano il periodo più negativo della storia recente della Roma, chiamata subito a riscattarsi nell’infrasettimanale contro la Fiorentina.

Ranieri recupera in extremis De Rossi e Manolas e opta per il 4-2-3-1, con Cristante trequartista e Zaniolo inizialmente in panchina. Schick gioca sulla destra, Perotti sulla sinistra, Dzeko è il terminale offensivo. Ancelotti, invece, conferma il 4-4-2, con Verdi e Callejon sugli esterni e la coppia Mertens-Milik in attacco. Ed è proprio il polacco a dare subito la prima sterzata alla partita, trovando la rete del vantaggio dopo meno di due minuti: Verdi scucchiaia per il compagno che controlla di tacco e lascia partire, con il mancino, una sassata sotto la traversa che non dà scampo al portiere. La Roma subisce il colpo ed è incapace di reagire, lasciando gli azzurri in totale controllo del match. Il primo tentativo dei giallorossi lo produce Nzonzi che stacca bene di testa, senza inquadrare però lo specchio della porta. Molto più pericolosa è, invece, la squadra di Ancelotti quando riesce a ripartire e prendere in controtempo la difesa di casa. Come alla mezz’ora, dove Verdi ha la possibilità di aumentare il vantaggio, ma spreca tutto calciando centrale e favorendo la respinta di Olsen. Il Napoli continua ad attaccare e realizza il raddoppio, annullato però per un piede in offside di Milik. Il primo tempo sembra destinato a chiudersi sull’1-0, ma all’ultimo secondo di recupero la Roma guadagna il rigore del pari. Schick anticipa Meret e viene atterrato da quest’ultimo. Dal dischetto, poi, ci pensa Perotti a riequilibrare il punteggio. I giallorossi sembrano più spigliati in avvio di ripresa, ma al quarto giro di orologio gli ospiti si portano di nuovo avanti nel punteggio grazie al tap in sotto misura di Mertens che sfrutta il clamoroso buco di Olsen. Il belga diventa, così, il quarto marcatore all time in Serie A nella storia del Napoli – raggiunto Cavani – e il quinto in tutte le competizioni con la maglia azzurra.  I giallorossi spariscono dal campo e incassano in contropiede anche la terza rete, con Fabian Ruiz che conduce la ripartenza e serve a Verdi il passaggio del 3-1. Ranieri prova a cambiare qualcosa con l’ingresso di Zaniolo, chiede l’orgoglio ai suoi e sfiora il gol con la traversa di Nzonzi che, da pochi metri, non riesce a segnare sulla ribattuta corta di Meret. Ancelotti fa rifiatare qualcuno dei suoi e manda in campo Younes che, sette minuti dopo il suo ingresso in campo, cala il poker. Olsen respinge il suo primo tentativo, ma non può nulla sul secondo tiro dell’ex Ajax che sancisce il definitivo 4-1.

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