IQ. 16/06/2013 – Buongiorno cari amici della domenica, oggi non posso chiamarvi colleghi nonni e una volta la settimana spero di avere anche la vostra collaborazione per far crescere questa rubrica dedicata alle poesie che scriveremo insieme; perchè poeti lo siamo tutti.
Avremo la collaborazione del Dott. Mario Brozzi nonché scrittore e poeta, che inserendo i suoi scritti con relative descrizioni,ci aiuterà a correggere le nostre bozze. Io mi ritengo una sua allieva perchè e’ riuscito a farmi leggere dentro ed ho scoperto che basta un pensiero per trasformarlo in poesia, insomma ci divertiremo, ma scrivete, scrivete, scrivete.
Il dott. Brozzi dice che “la vita dell’uomo e’ contrassegnata, oltre che dall’egoismo imperante, dal progressivo quanto ingravescente smarrire della conoscenza. Riguardo la capacita’ del sapere, si va facendo sempre piu’ difficile la sua conquista che per ottenerla occorre una dote che va lentamente scomparendo : LA CAPACITA’ DI SOGNARE e l’amore che ci portiamo dentro raffigura il sogno piu’ bello della nostra vita”.
il Dott.Brozzi ha fatto un’ottima analisi perche’ l’amore e’ astrazione ma non si ama mai per caso ed e’ sempre l’amore che ci conduce a divenire piano piano poeti di noi stessi. di seguito leggerete un sonetto scritto dal nostro “maestro” ma, per una questione di etica, non ne metterò il titolo poiché come vi ho gia spiegato ieri, sarete i primi a leggere gli scritti non ancora pubblicati e ma vorrei che finito di farlo, voi stessi prendiate un foglio con una penna e proviate a scrivere come faccio io ogni volta. Buona Lettura amici:
SO’ QUASI SESSANT’ANNI CHE CAMMINO.
TALORA LOCCO A GUSTAMME ER PANORAMA.
PIU’ SVERTO PE’ SCAPPA’ DAR DESTINO.
COME QUA’ PEDINA INSEGUITA DALLA DAMA.
ALL’INIZIO C’ERENO LI SOGNI DER BAMBINO.
A FAMME DA GUIDA IN QUELLA VITA GRAMA.
MO’ DA VECCHIO CIO’ DE SAGGEZZA QUER TANTINO.
D’ANNA’ PIANO PE’ MANO DE CHI ME AMA.
CE LO SO’ LE’ CHE UN GIORNO TE LASCIERO’.
A TUTTI ARIVA ER QUANNO CHE SMETTI DE CORE.
PROMETTEME AMO’ CHE TU NUN PIAGNERAI PERO’.
E MANCO TE PREOCCUPERAI, ‘O SAI PERCHE’.
C’E’ ‘NA COSA CHE ANDO’ VADO NUN M’OCCORE.
ER CORE LE’. QUELLO ARIMANE QUI CO’ TE.
Questa poesia scritta dal nostro maestro, viene definita in letteratura rima alternata perché il primo verso fa rima con il terzo e il secondo verso con il quarto. Pertanto questa rima e’ scritta in AB AB in due quartine. Viene seguita da due terzine scritte in CDC e EDE, dove la rima sara’ nel primo e terzo verso di ognuna terzina le quali hanno in comune la rima del secondo verso. Normalmente questi scritti sono chiamati sonetti.
Io che sono alle prime armi, seguendo il filo conduttore del Dott. Brozzi ho scritto:
M’ARIMARRA’ DE TE ER CORE SORTANTO.
E SE QUA’ MO’ LASCERAI NUN AVRO’ RIMPIANTO.
TE LO CUSTODIRO’ CO’ TANTO AMORE.
MA PRIMA O POI ANCH’IO DOVRO’ LASCIA’ ‘STO CORE.
ALLORA SAI CHE FAMO? EVITAMOLO ST’ADDIO.
ANNAMO PIANO MENTRE IO PORTO ER TUO E TU ER MIO.
COSI QUANN’ARIVAMO STANNO GIA ‘NSIEME.
PENSA AMO’, NOI CHE ANNAMO ALL’ALDILA’.
E LI CORI NOSTRI CHE S’ACCOMPAGNANO PE’ L’ETERNITA’.
…GRAZIE PE’ ST’EREDITA’ TESORO MIO.
MA UN GIORNO DOVRO’ LASSA’ STO CORE PURO IO.
In questa caso io ho scritto in rima baciata, dove il primo verso fa rima con il secondo AB AB e cosi via alternandosi fino alla fine.Non mi sembra difficile cari amici, se ci riesco io potete riuscirci anche voi, naturalmente troverete il Dott. Brozzi sulla sua bacheca per qualsiasi chiarimento. Vi auguro di passare una meravigliosa domenica con la vostra famiglia e spero di trovare tante poesie per domenica prossima e se qualcuno vuole spedire direttamente la propria poesia per farla pubblicare, mandate le mail a redazioneinformazionequotidiana.it mi raccomando cliccate anche”mi piace” e riceverete il giornale telematico ogni giorno sulla vostra bacheca. Noi invece ci incontreremo virtualmente domani con i nonni, le mamme, i nipoti e le loro esperienze e preziosi consigli su PROFESSIONE NONNI Un abbraccio virtuale a tutti da parte di Mario Brozzi e Cugini Laura
A sentì parlà d’amore
er core mio s’è infervorato..
fresco come n’fiore
dar petto mio s’è svejato..
A pensà a ‘sta bella fia
che er Signore m’ha donato
e a tutta l’allegria
che stamattina m’ha lasciato
co ‘n semplice gestino
m’ha salutata cor sorriso
s’è fatta avanti sur pancino
e m’ha dato un colpetto sopra ar viso
è bello s’angioletto
che fa i versetti dentro ar letto
er core j’ho donato
e lei in cambio m’ha baciato
cara Ilaria, ti ringrazio per la tua partecipazione attiva alla nostra rubrica, passo il sonetto al Dott. Brozzi per eventuali consigli. Ma sei stata. veramente brava. A domenica
hmmm…non ho srguito uno schema logico…ho aftto ab…cd…ec. insomma ho scritto di getto senza pensarci troppo…però almeno è in rima 😀
Ognuno e’ poeta di se stesso, non ricordi? La cosa piu’ importante e’ che tu ci abbia provato
sto al lavoro,qui se sta freschi, ma esci c’è rimetti perchè fori c’è calore, mica è come quello che c’avemo dentro al core, questo è un bel solleone
l’amore,l’assa stà, nun fa parte de sta vita quà,magari lo trovamio nell’ardilà,dove niente da divide ce sarà.
In terra a troppe cose dovemo d’apensà e questo nun ce permetta d’amà.
Pè er vero amore ce dovemo affidà ar “Signore” solo così poi stà sicuro de trovà l’amore puro
UAUUUUUUUU ABBIAMO SCOPERTO UN’ALTRA POETESSA, A DOMENICA ALLORA PATRIZIA, COMMENTEREMO ANCHE LA TUA POESIA, GRAZIE
L’amore e’ n’illusione che aiuta er monno a sollevasse dar griggiore e cor pennello e li colori cambia li volti e ingentilisce i cori . Sarà pure n’invenzione, n’inganno, na maledizione ma quanno te sfiora e te da un corpetto, pure le farfalle te gireno ner petto, senti distinto er suono dei violini e le gambe friccicheno come li lumini!
GRAZIE SANDRA, LA TUA POESIA E’ VERAMENTE BELLA, ORA LA PASSO IN RUBRICA E TI DO ANCHE IL PERMESSO DIVENIRMI A TROVARE SULLA RUBRICA PROFESSIONE NONNI, NON C’E’ BISOGNO DI ESSERLO NECESSARIAMENTE, POICHE’ AFFRONTIAMO GIORNALMENTE TEMI CHE INTERESSANO TUTTI, DAI FIGLI, AI GENITORI, AI NONNI, ECC, UN ABBRACCIO VIRTUALE. nonna ciona