“La preoccupazione con la quale i 24 mila dipendenti capitolini stanno vivendo l’entrata in vigore del nuovo contratto decentrato mi spinge a invitare le parti a riaprire in fretta il dialogo. Efficienza e malcontento sono tra loro inconciliabili. Il buon senso vorrebbe che marciassero di pari passo per il raggiungimento di quella riorganizzazione della macchina capitolina che cittadini e dipendenti auspicano da tempo. Sarà necessario mantenere gli attuali livelli retributivi in un quadro di maggiore ottimizzazione delle prestazioni lavorative e solo un confronto sano e responsabile potrà aprire le porte ad un solido e soddisfacente accordo”