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Salone del Libro di Torino: editori e librai chiedono al governo più fondi per acquisto libri scolastici.

In particolare Aie e Ali richiedono l’aumento dei fondi per l’acquisto dei libri di testo per le famiglie meno abbienti e di prevedere meccanismi idonei per consentirne la disponibilità, come previsto nel Family Act.

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L’ Associazione Italiana Editori (Aie) e l’ Associazione Librai Italiani -Confcommercio (Ali) al salone del Libro di Torino hanno ribadito la centralità del libro scolastico nei processi di formazione e nello stimolo alla lettura, chiedendo al governo più fondi per garantire a tutti gli studenti gli strumenti necessari a rendere effettivo il diritto allo studio e , in particolare, di aumentarne l’entità per l’acquisto dei libri di testo per le famiglie meno abbienti e di prevedere meccanismi idonei per consentirne la disponibilità, come previsto nel Family Act.
Le due associazioni, inoltre, sono impegnate a superare le attuali criticità sul lato della distribuzione che in alcuni casi, anche a causa di uno spostamento eccezionale nel processo delle adozioni, hanno impedito alle librerie di avere i libri disponibili per gli studenti prima dell’avvio dell’anno scolastico.
Paolo Tartaglino, il presidente del gruppo educativo di Aie ha così dichiarato: “Fin dai primi mesi di lockdown nella primavera del 2020, il libro scolastico è stato un eccezionale strumento a disposizione di studenti e docenti per non interrompere il processo formativo. La pandemia però ha anche acuito le diseguaglianze e, come associazione, ribadiamo che il diritto allo studio e il contrasto alla povertà educativa e all’ abbandono scolastico devono essere centrali nelle politiche del Paese”. Paolo Ambrosini, il presidente di Ali ha, poi, commentato: “Riconoscere la centralità delle librerie nella distribuzione dei testi è un primo passo importante per avviare il confronto tra le nostre associazioni; ci auguriamo si possa costruire assieme un nuovo modello di rapporti tra gli operatori economici. Il libro di testo ha una delle migliori industrie editoriali a livello mondiale, è e può essere un valido strumento per la crescita della lettura se supportato nella sua distribuzione da operatori professionali come i librai”.

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