“In questo momento abbiamo bisogno che la dermatite atopica venga riconosciuta anche nella seconda parte del Piano nazionale delle cronicità e soprattutto che venga inserita all’interno dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) per supportare maggiormente i pazienti e le loro famiglie che devono comunque affrontare significativi costi diretti (sanitari o sociosanitari) e indiretti che riguardano l’esposizione sul fronte lavorativo, sociale, affettivo e nel caso dei bambini sul fronte della scuola”. Così all’Adnkronos Salute Ilenia Malavasi deputata del Pd della Commissione Affari Sociali, a margine della conferenza stampa da lei fortemente voluta – Giornata mondiale della dermatite atopica – alla Camera dei Deputati per sensibilizzare verso una patologia che ha un forte impatto negativo sulla qualità di vita e sulla salute psicologica dei pazienti.
“Penso che le Istituzioni abbiano il dovere di interloquire con le associazioni dei pazienti e con le società scientifiche per provare a migliorare la situazione di vita dei pazienti con dermatite atopica, cercando insieme di individuare obiettivi, progetti, processi emendativi e normativi sui quali possiamo lavorare”, afferma. Soltanto pochi mesi fa Malavasi ha depositato un’interrogazione al ministro della Salute per chiedere l’inserimento della patologia nel Piano nazionale della cronicità e nei Lea, “due azioni fondamentali – ribadisce – per garantire una migliore presa in carico dei pazienti, uniformità ed equità di accesso alle cure”. E sui tempi amministrativi per l’inserimento della dermatite atopica all’interno del Ssn, Malavasi auspica “siano brevi perché quando si ha un bisogno così evidente, occorre fare il massimo sforzo”.