Il tavolo di monitoraggio della rete ospedaliera continua a chiedere alla Regione Lazio di affrontare il nodo decisivo della ristrutturazione della rete ospedaliera, scritta nei vari decreti ma mai attuata sino ad oggi.
Il disavanzo in questi anni si è abbassato, anche se di poco, solo grazie al blocco del turn over imposto dalle normative nazionali, cosa che non è più possibile portare oltre se non vogliamo mettere a rischio il nostro sistema sanitario.
Solo che se togliamo il blocco del turn over senza aver fatto la riforma strutturale disegnata prima da Guzzanti-Morlacco e poi dal commissario Bondi noi avremo il cosiddetto effetto del cavallo che dopo il digiuno si beve tutto. Così il nostro disavanzo appena abbassatosi arriverebbe subito di nuovo alle stelle.
E’ inutile girarci intorno, questo è il vero nodo e sarebbe bene che il Consiglio Regionale non facesse finta di non vedere ma affrontasse, auspicabilmente, in maniera bipartisan quella che è la madre di tutte le riforme.
Quanto all’ospedale dei Castelli quello che esce dal tavolo, rispetto alla sua inutilità, è quello che io ho sempre sostenuto, a dimostrazione che erano altri a fare propaganda. Oggi costruire un ospedaletto sotto i cento posti letto, addirittura prima di aver ristrutturato l’intera rete, è solamente inutile e dannoso. Meglio allora rafforzare il Policlinico Tor Vergata, facendolo diventare un hub di riferimento di tutta l’area dei castelli e della zona sud, al di là dei confini delle asl.