Sono riusciti a far chiudere a società private contratti pubblici per l’acquisto di mascherine e in cambio hanno ricevuto migliaia di euro di provvigioni: è questa l’accusa rivolta dalla magistratura tedesca a due deputati del Parlamento tedesco. L’inchiesta, partita con le perquisizioni a casa del vice-capogruppo dell’Unione Cdu/Csu, Georg Nüßlein, si è allargata nei giorni scorsi a un altro parlamentare cristianodemocratico, Nikolas Löbel. Oggi il deputato ha rinunciato con effetto immediato al suo mandato al Bundestag, ma ormai lo scandalo mascherine è scoppiato e sta travolgendo tutto il partito della cancelliera Angela Merkel. I liberali chiedono l’istituzione di una commissione d’inchiesta ad hoc, i Verdi con il loro co-leader Robert Habeck parlano di un problema “strutturale e sistemico” all’interno del blocco Cdu/Csu. Il tutto a pochi giorni dal voto in Baden-Württemberg e nella Renania-Palatinato