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“Senza nome”, inaugurata al Museo San Rocco di Trapani la nuova mostra personale di Gio Montez .

Sino al 7 settembre 2023, presso il Museo San Rocco di Trapani, sarà visitabile la mostra “Senza nome. Ad renovationem urbis”, con le opere di Gio Montez e a cura di Mons. Liborio Palmeri-Comunicato Stampa.

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In esposizione oltre 30 opere pittoriche, disegni, una scultura, l’istallazione modulare anamorfica NonÈternit e un tabloid Vivant. Gio Montez esplora a tutto tondo le possibilità della rappresentazione informale, sperimentando molteplici approcci formativi diversi fra loro, lasciando costante l’intento artistico di presentare l’Assenza.

Inaugurazione con azione performativa. Un’inaugurazione insolita quella della mostra “Senza nome” di Gio Montez. Essa infatti ha introdotto al lavoro dell’artista romano, già allievo dell’azionista viennese Hermann Nitsch, con un’azione performativa collettiva chiamata AZIONE N. 20 – AD RENOVATIONEM URBIS. Essa, ricollegandosi alla solenne Processione delle venti “vare” dei Misteri del Venerdì Santo, ha presentato alla comunità il nuovo Mistero della “Risurrezione” affidato al ceto degli “artisti”, per una “chiamata alle arti” che, mentre vuole dare speranza di nuova vita a tutti, auspica anche una resurrezione artistica, ma non solo, della città di Trapani.

La performance collettiva di ieri ha inaugurato la nuova mostra personale di Gio Montez “Senza nome. Ad renovationem urbis”, visitabile sino al 7 settembre 2023, presso il Museo San Rocco di Trapani. L’iniziativa promossa dall’Atelier Montez e dalla Associazione degli Amici del Museo San Rocco è patrocinata dal Comune di Trapani e promossa dal Ministero dei Beni Culturali e da SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea.

IL TITOLO DELLA MOSTRA – «La non-scultura della “vara” della risurrezione – afferma il curatore Liborio Palmeri – contiene già in sé i temi della mostra e del suo titolo SENZA NOME. Non avere ancora un nome significa infatti non avere ancora un’identità e corrisponde a quella condizione pre-logica del linguaggio che è fatta di segni che non sono ancora decodificabili in un codice linguistico comprensibile. L’artista Gio Montez, a ritroso, ricerca questa condizione che precede l’identificazione. E poiché l’identificazione di un oggetto corrisponde alla sua forma, l’azione creativa di Gio Montez cerca di presentare l’oggetto da lui creato assolutamente libero da ogni sovrastruttura morfologica, anzi il suo primo intento è di trovare l’oggetto come compiuto prima che assuma una forma.

Da qui l’uso di materiali già esistenti che promanano una piena resa estetica in forza dell’invenzione (nel senso letterale di ritrovamento) da parte dell’artista, esattamente come dei ready made, ma senza forma. Quindi come il corpo del Risorto manifesta la potenza della sua identità divina nell’assenza del suo Corpo, così l’opera d’arte rivela la presenza dell’artista in quanto assente rispetto alla sua formazione».

LE OPERE IN ESPOSIZIONE – La ricerca poetica che Gio Montez definisce “arte d’azione” affronta trasversalmente il tema della assenza del soggetto nella rappresentazione. Con oltre 30 opere pittoriche e disegni in esposizione l’artista esplora le possibilità della rappresentazione informale in due dimensioni, sperimentando molteplici approcci formativi diversi fra loro, lasciando costante l’intento artistico di presentare l’assenza. «L’Assenza del soggetto della rappresentazione sposta il Soggetto stesso al di fuori di essa» dice Gio Montez.
Anche l’installazione modulare anamorfica “NonÈternit”, i cui moduli di metallo e lamiere si trovano ora esposti nello spazio museale, riprende concettualmente e attualmente lo stesso discorso sull’informale. Tutte le opere esposte creano nell’insieme una coerente linea poetica che attraversa diverse declinazioni dell’informale nei generi del disegno e della pittura e della scultura; il tema è ripreso e sviluppato anche nell’installazione e nella performance.

Per Gio Montez «la pittura è un pensiero bilaterale. Dipingere significa concepire l’esserci in due dimensioni geometriche; alludere alla dimensione mancante restituendola in due dimensioni; presentarne l’assenza; concepire la trasformazione dell’essere su di un piano».

Ufficio stampa: Uozzart.com

Mostra personale di Gio Montez
Curatela di Liborio Palmeri, direttore Museo San Rocco
Durata: dal 12 aprile al 7 settembre 2023
Inaugurazione: mercoledì 12 aprile 2023, ore 21.00
Luogo: Museo d’Arte Contemporanea San Rocco, via Turretta 12, Trapani.
Organizzazione: Atelier Montez di Roma – Museo San Rocco e Associazione Amici del Museo San Rocco di Trapani
Patrocinio: Comune di Trapani
Promossa dal Ministero dei Beni Culturali e da SIAE nell’ambito del programma PerChiCrea
Orari di apertura per la visita: venerdì, sabato e domenica dalle 18.00 alle 20.00 (oppure su prenotazione)
Info: museosanrocco@gmail.com; pagina facebook dell’ Oratorio – Museo – Centro Culturale San Rocco; cellulare per messaggi sms e whatsapp 3792705571

Salvo Cagnazzo

Ufficio Stampa Uozzart

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