L’attività antidroga è scaturita da una mirata programmazione dei controlli, in aeroporto, volta ad analizzare i flussi dei viaggiatori, secondo “indici di rischio” preimpostati, calibrati sulla provenienza del volo, le caratteristiche del passeggero ed, anche, nell’atteggiamento assunto al momento della visita doganale.
Il passeggero, un cittadino belga di 33 anni, residente a Londra, di professione impiegato, è stato selezionato tra diversi passeggeri in arrivo da Dar Es Salam (Tanzania) via Il Cairo.
Nonostante i grandi flussi di passeggeri che in questi giorni di rientri hanno interessato lo scalo lombardo, i militari in servizio presso il salone degli arrivi internazionali sono riusciti ad individuare e sottoporre a controllo il passeggero.
Alla domanda che cosa avesse da dichiarare la risposta, secca e sicura, è stata “Nulla!”.
Questo però non ha certo ingannato i finanzieri che hanno proceduto ad un attento e scrupoloso controllo dei bagagli imbarcati e di cabina.
A prima vista il contenuto dei bagagli sembrava tutto regolare e forse, per un momento, al trafficante è sembrato di poterla fare franca ma la presenza di due libri ha insospettito le Fiamme Gialle.
Un attento esame delle copertine dei volumi rinvenuti ha permesso di individuare al loro interno dei doppi fondi che celavano una sostanza polverosa marrone.
E’ bastato eseguire un narco test per confermare quanto già sospettato dai militari, si trattava di eroina per un totale lordo di 850 grammi.
La sostanza stupefacente è stata sequestrata, mentre il cittadino belga, al termine delle operazioni di polizia giudiziaria, in stato di arresto, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio (VA), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Lo scalo intercontinentale di Malpensa, ancora una volta, come si evince dai continui sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza, si conferma un’importante luogo strategico di passaggio della droga, proveniente come in questo caso anche dai paesi africani.