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Serie A, sesta giornata: l’analisi

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di Gianluca Colasanti

IQ. 06/10/2014 – Doveva essere la domenica della rivalutazione del calcio italiano. La domenica della battaglia sportiva tra Juventus e Roma, una battaglia che avrebbe dato un’impressione diversa di un calcio ormai considerato di seconda fascia. Quanto accaduto sul manto dello Juventus Stadium nel pomeriggio di ieri, tuttativa, non ha fatto che incrementare lo sconforto e la poca fiducia nei confronti di quello che una volta era considerato il campionato più bello del mondo. In una partita tutto sommato equilibrata e piuttosto bruttina tra due squadre comunque molto forti, infatti, a rubare la scena ai vari Tevez, Iturbe, Totti e Buffon sono gli errori dell’arbitro Rocchi, errori che rubano la scena allo scontro agonistico e perfino allo spettacolo offerto dai tifosi delle due squadre prima e durante il match.

Il fischietto fiorentino appare ancora scosso dalle critiche piovute dai giornali inglesi dopo la discutibile direzione di Arsenal – Galatasaray e non riesce a gestire al meglio una delle partite più importanti di questa Serie A, fischiando tre rigori inesistenti a norma di regolamento e condizionando, di conseguenza, l’andamento del match. Il risultato finale, 3 a 2 per la Juventus che vola da sola in testa al campionato , è figlio di questa situazione che a sua volta è causata dalla crisi della classe arbitrale italiana, sempre più bisognosa dell’aiuto della tecnologia per casi limite come quelli odierni.

Passando alle altre gare impressiona la Samp della coppia Ferrero-Mihaijlovic. I blucerchiati battono anche l’Atalanta al Ferraris balzando al terzo posto, ad un solo punto dalla Roma seconda. A cedere l’ultimo posto Champions ai genovesi è l’Udinese di Stramaccioni dopo lo sfortunato pareggio interno contro il Cesena. La squadra bianconera, infatti, si fa riprendere al minuto novantaquattro sugli sviluppi di un calcio di rigore, ma rimane comunque una delle rivelazioni di questo inizio di stagione. Arriva alla pausa in maniera positiva anche la Lazio in virtù di una sofferta vittoria interna contro il Sassuolo tutto offensivo di Eusebio Di Francesco. Bene i soliti Lulic, Candreva e Djordjevic, decisamente in ombra Lorik Cana, che si fa espellere per doppia ammonizione dimostrando ancora una volta i propri evidenti limiti in un reparto arretrato di Serie A. Nei neroverdi spicca Berardi, che tornando dalla squalifica realizza una doppietta e lancia messaggi precisi a tutti in prossimità di questa sosta nazionali.

Si riavvicina alle zone nobili della classifica anche il Napoli autore di una bella vittoria in rimonta sul Toro dell’ex, in goal, Fabio Quagliarella. A far esplodere il San Paolo sono Insigne ed il solito Callejon, con Higuain che abbandona il campo mestamente vista la sesta partita su sei a secco in questo inizio di campionato. Crolla di nuovo la difesa dell’Inter con Mazzarri che si ritrova a dover affrontare anche una crisi difensiva dopo i chiari problemi sotto porta nonostante il ritorno di Maurito Icardi. Al Franchi, infatti, la Fiorentina schianta per 3 reti a 0 i nerazzurri, che rimangono inchiodati a meno 6 punti dall’obiettivo terzo posto. Vittoria che sa di conferma per l’Empoli, che al Castellani batte nettamente il Palermo in questa sfida tra neopromosse. Ancora in goal il giovane Pucciarelli, che sale a tre reti in Serie A portando la squadra toscana a 6 punti. Riscatta la sconfitta nel derby il Genoa, che vince al Tardini grazie a Matri e riprende la propria marcia verso una salvezza tranquilla.

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