Oggi e domani si vota in tutta Italia per il referendum costituzionale sulla riduzione di un terzo del numero dei parlamentari di Camera e Senato, ma anche per altro: in sette regioni (Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia) si vota per rinnovare i consiglieri regionali, in quasi mille comuni per le elezioni amministrative e in due collegi di Sardegna e Veneto per le elezioni suppletive del Senato. I seggi saranno aperti oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15.
Come ha ricordato il ministero dell’Interno, «tutti gli elettori dovranno recarsi al voto muniti di mascherina e indossarla nel rispetto delle normative vigenti». Ci saranno inoltre gel disinfettanti all’ingresso dei seggi e saranno prese misure per il distanziamento tra persone e per la sanificazione delle matite e degli spazi.
Secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno, «sono 46.641.856 gli elettori chiamati ad esprimersi per il referendum costituzionale e 18.473.922 quelli per le elezioni regionali». I cittadini residenti nei 962 comuni in cui si vota sono invece un po’ meno di 6 milioni.
Le schede saranno scrutinate in quest’ordine: suppletive, referendum e regionali; e poi, dalla mattina di martedì, ci sarà lo scrutinio dei voti per le elezioni comunali.
Per il Referendum se si Vota SI ci sarà il taglio di 345 parlamentari allineandosi di fatto alla media Europea con un risparmio di circa mezzo miliardo di euro in una legislatura, pari a 1000 miliardi delle vecchie lire.
Se si vota il No tutto rimarrà tale e quale, con un sistema elettorale che ad oggi non permette di scegliere i propri parlamentari ma votare una lista decisa dai vertici e con oltre 900 parlamentari a 15.000 euro mese.