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Simone Barsi: le creatività ed estrosità di eccellenza che impreziosiscono la Moda e la Bellezza.

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Oggi la nostra rubrica ha il grande piacere nonché onore di ospitare il Maestro Simone Barsi, talentuosissimo fashion designer ed attualmente Direttore artistico del noto brand Braccialini che ci parlerà della sua mission di vita per una Moda dal design unico ed affascinante e per la Bellezza declinata con mirabili creatività ed estrosità.

Benvenuto su IQ Maestro Barsi ed ancora grazie per essere qui con noi. Il mondo della moda non è così accessibile come può apparire, ma nasconde duro lavoro e spesso diffidenza verso gli addetti ai lavori. Come sono stati i Suoi inizi?

Il Maestro Simone Barsi, Direttore artistico di Braccialini.

“Confermo: la moda non è un mondo facilmente accessibile e, anzi, è particolarmente selettivo. Richiede tanto lavoro, richiede gusto, richiede creatività, richiede manualità e richiede di saper interpretare ciò che il proprio target si aspetta da una tua creazione. Perché, alla fine, ogni creazione della moda racconta, definisce ed esprime l’esclusività, l’originalità e la personalità di chi la indossa.

Fin dall’adolescenza sono stato attratto da questo universo e, per questo motivo, la mia formazione ha preso il via dall’Istituto d’Arte con indirizzo Moda e Costume, poi ho frequentato la scena internazionale delle sfilate. Negli anni ‘90 sono entrato come designer di abbigliamento in Coveri dove ho iniziato a lavorare a stretto contatto con alcuni dei maggiori stilisti del panorama italiano, potendo così consolidare la mia passione e crescere attraverso l’acquisizione di professionalità, conoscenze e competenze. In oltre trent’anni nel settore, la mia esperienza è stata poi posta al servizio di altri brand della moda, entrando infine nel mondo della pelletteria e arrivando a essere l’anima creativa di Braccialini”.

Quali sono i Suoi punti di forza come fashion designer?

“Creatività, manualità e tanta curiosità che, da sempre, è la molla per sperimentare nuove idee, nuove tecniche e nuove creazioni. Mi definisco un piccolo scienziato della moda dove mi muovo alla costante ricerca di qualcosa di nuovo, originale e imprevedibile.

Tutto questo è testimoniato dal lavoro quotidiano in Braccialini dove seguo l’intero processo creativo dallo sviluppo tecnico della borsa fino ai più piccoli dettagli della produzione, con una ricerca tecnica finalizzata a rendere unici gli effetti dei ricami, delle stampe o dell’incontro tra diversi materiali. In quest’ottica, infatti, sono un designer completo perché la parte ideativa e creativa si unisce alla capacità di sviluppare anche la costruzione e la modelleria”.

La globalizzazione ha influenzato lo stile italiano?

“Certamente. La globalizzazione ha influenzato l’Italia e, allo stesso tempo, ha permesso all’Italia di influenzare ulteriormente il resto del mondo. Ha ampliato le possibilità di scambio tra mercati diversi, ha favorito l’affermazione di nuove idee, ha sostenuto una crescente contaminazione e ha rappresentato uno stimolo a guardare in avanti e a superare la tradizione a favore dell’innovazione”.

Pensa che i social media abbiano un peso sulla moda?

“I social media, a partire da Instagram, hanno rivoluzionato le modalità di conoscere la moda e di orientare gli acquisti.

In precedenza era fondamentale incontrarsi di persona, partecipare a sfilate, presentarsi a fiere o essere presenti sulle riviste del settore, mentre i social hanno modificato radicalmente queste modalità per conoscere e farsi conoscere. Basti pensare alla nascita di nuove figure professionali come gli influencer che hanno avuto un ruolo importante nel lanciare tendenze e nel velocizzare i processi di contaminazione”.

Che ruolo ha il Made in Italy nel mondo?

“Il settore manufatturiero italiano è paradigma di eccellenza nel mondo per la creatività, la qualità e l’eleganza. Nella moda è un punto di riferimento indiscusso anche per la capacità di coniugare l’affidabilità della tradizione con l’innovazione e con l’evoluzione delle tendenze. Stilisti e artigiani italiani hanno scritto la storia della moda. Il mio lavoro quotidiano, sempre orientato a ricerca e sperimentazione, resta comunque ispirato dai valori e dal modus operandi collegato alla tradizione dello stile, del gusto e del saper fare Made in Italy, con grande rispetto verso un patrimonio da tutelare e tramandare in termini, ad esempio, di qualità dei materiali e cura artigianale dei dettagli. Questo vale anche per il lavoro con Braccialini che è uno storico brand della pelletteria di Firenze che, da sempre, è riconosciuta come espressione del gusto, della creatività e della qualità tipiche dell’eccellenza artigianale e manufatturiera toscana: le radici sono state e devono continuare a essere un punto di forza. Ciò, ovviamente, non significa evitare le contaminazioni, ma aprirsi al mondo con la consapevolezza di partire da un concetto di italianità che è riconosciuto e riconoscibile nell’immaginario collettivo”.

Quanto pesano i diktat commerciali nella realizzazione delle Sue creazioni?

“L’attività del fashion designer richiede sicuramente qualche compromesso. La moda deve rispettare determinati parametri distribuitivi, mercati di riferimento, fasce di prezzo e target. Esiste una demarcazione tra linee di moda maggiormente commerciali e linee di lusso, anche se i brand di alta moda sono ovviamente più liberi da vincoli.

Questo percorso è stato vissuto anche pure all’interno di Braccialini dove la lavorazione della pelle viene declinata tra collezioni di lusso e collezioni maggiormente democratiche. L’identità del brand resta però comune, tra eleganza, design innovativi, colori audaci, forme di tendenza e soggetti originali che permettono di evadere dalla realtà attraverso borse che sono veri e propri contenitori di fantasia, divertimento, leggerezza e colore. Ogni nostra borsa nasce con la volontà di regalare emozioni prima nell’acquistarla e poi nell’indossarla”.

Quali sono i Suoi progetti per il futuro?

“La priorità è di continuare a conservare la serenità nel lavoro necessaria per mantenere viva la passione, sostenere la creatività, sviluppare nuove idee, stimolare una continua ricerca, studiare ulteriori tecniche e lavorazioni. La moda è la mia ragione di vita, ciò che mi rende felice, mi entusiasma e mi spinge, giorno dopo giorno, ad alzare l’asticella e a spingermi oltre nella progettazione e realizzazione di linee capaci di abbinare bellezza e originalità che è mia cura seguire dalla A alla Z, dall’ideazione allo sviluppo. L’esperienza e l’ambizione vanno di pari passo, dunque una sfida per il futuro potrebbe anche essere di dar vita a un marchio a mio nome”.

Link Instagram video Braccialini

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