Tra il I e il 14 agosto 2013 sono stati ricoverati per SEU 8 bambini e un adulto.
Come è noto, la maggior parte dei casi di SEU fa seguito all’infezione intestinale da Escherichia Coli produttore di verocitotossina (VTEC) ed esordisce con diarrea, spesso caratterizzata da presenza di sangue nelle feci, vomito e dolore addominale. Le indagini di laboratorio, condotte dal Laboratorio Nazionale di Riferimento per E.coli presso l’ISS, sui campioni biologici relativi a 2 pazienti, hanno permesso di diagnosticare in entrambi i casi un’infezione da VTEC O26. Le indagini di laboratorio sugli altri casi sono in corso.
Le Autorità sanitarie della Regione Puglia stanno svolgendo le indagini epidemiologiche, in collaborazione con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità. Tali attività non hanno finora indicato con chiarezza l’esistenza di una comune fonte di infezione.
Le Autorità regionali stanno, inoltre, rinforzando le attività di sorveglianza epidemiologica locale sulle infezioni gastroenteriche e l’ISS ha inviato un’allerta a tutti i reparti italiani di nefrologia pediatrica, attraverso la SINP, al fine di individuare eventuali casi, in altre Regioni,potenzialmente collegati all’episodio pugliese. Con lo stesso scopo l’ISS ha inviato un’allerta al Centro Europeo per il controllo delle Malattie Infettive (ECDC).
Le Autorità sanitarie raccomandano alla popolazione residente in Puglia, o che vi abbia recentemente soggiornato, di rivolgersi ad una struttura sanitaria in caso di diarrea caratterizzata da presenza di sangue nelle feci, in particolare se si manifesta in bambini nei primi anni di vita.